Al giuramento del 47° Presidente USA l’Italia si fa portabandiera del vecchio continente e assume il ruolo di ponte tra America ed Europa

Mancano poche ore all’insediamento del prossimo 47° Presidente  degli Stati Uniti, Donald Trump, eletto per la seconda volta dopo la prima vittoria del 2016.

E gli occhi della scena internazionale sono tutti puntati su di lui.

L’evento che si terrà nel pomeriggio di oggi sarà davvero l’ inizio di una nuova era, che si è già iniziata a delineare ben prima dell’entrata ufficiale del tycoon alla Casa Bianca, che ha voluto dimostrare sin da subito come le cose si stiano muovendo in un’altra direzione rispetto al suo predecessore. E che gli anni venturi, si spera, saranno improntati a costruire un mondo più in pace e più forte di quello di oggi.

Una delle più grandi dimostrazioni di questa nuova fase della storia in generale è quella relativa alla tregua tra Hamas e Israele. Migliaia le foto che girano sul web raffiguranti volti sorridenti e abbracci di solidarietà.

Ed è proprio questa immagine che, sebbene formalmente avvenuta sotto il mandato Biden, si presta ad essere interpretata come un evocativo segnale di buon auspicio per i prossimi quattro anni in America.

Tant’è che lo stesso Trump,in una sua nota diffusa sui social, ha voluto ribadire come tale “epico accordo” sia la base di quel percorso di pace e stabilità che i repubblicani intendono perseguire a livello generale. Come d’altronde fu già nel 2016, quando uno dei cardini della politica assunta in quel periodo fu proprio quello di cercare “pace e armonia con ogni nazione”, come dichiarato all’epoca dallo stesso leader repubblicano.

E dunque questo è senza dubbio un messaggio da interpretare in maniera del tutto positiva, a prescindere dalla fede politica, soprattutto se si guarda a quella che è l’impellente necessità di trovare una certa stabilità e serenità all’interno dell’odierno scacchiere internazionale, ora drammaticamente frammentato e fragile, così come i popoli che lo compongono.

L’Italia con Giorgia Meloni unico capo di governo Ue ad assistere al giuramento di Trump

Ad assistere a questo nuovo inizio ci sarà anche Giorgia Meloni, unico capo di governo a livello unionale.

Un fatto che non appare affatto curioso, viste le ottime relazioni instauratesi dapprima tra Italia e  USA in generale, e poi tra Meloni e Trump in particolare.

Esemplificativo in questo senso il viaggio della premier in Florida a Mar a Lago di qualche giorno fa, a seguito del quale si è giunti alla risoluzione del caso Cecilia Sala in Iran. Un finale che si è riuscito a conquistare, appare dunque evidente, grazie alle virtuose capacità diplomatiche del nostro Primo Ministro, unitamente a quella comune visione condivisa con il neo eletto Presidente USA.

E dunque oggi, vedendo solamente Giorgia Meloni tra i governanti Ue presenti, si intuisce ancora di più quale sia il ruolo preminente che si è conquistata l’Italia e che le è stato riconosciuto anche formalmente dal prossimo Presidente americano. Ovvero quello di ponte tra Stati Uniti ed Europa. Un ruolo degnamente e giustamente rivestito, e che d’altronde incarna anche quella posizione strategica che dal punto di vista geografico possiede il nostro Paese.

Un ruolo che si è affermato sempre di più in questi ultimi due anni e mezzo grazie alla giusta misura nelle cose che è riuscita a trovare il nostro premier e che ha riconsegnato al nostro Paese la posizione di rilievo che gli appartiene.  

Oggi dunque, assistendo all’avvio di un nuovo capitolo della storia contemporanea, l’Italia si fa portabandiera non solo di un singolo popolo e di un singolo Paese, ma di una comunità intera, assumendo una nuova postura internazionale. Una postura retta e fiera, in grado di volgere lo sguardo al futuro in una veste da protagonista nel mondo intero.

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