“L’8 dicembre è annunciato a San Paolo di Appiano ancora una volta un raduno celebrativo di terroristi in vita e deceduti, protagonisti della stagione di tentata sovversione dell’ordine costituzionale che ebbe il suo culmine in Alto Adige fra gli anni ‘60 e ‘70. La manifestazione vedrà la partecipazione e l’attiva promozione da parte dell’organizzazione secessionista Suedtiroler Heimatbund e della federazione degli Schuetzen. All’iniziativa è previsto lo svolgimento di un intervento di Erhard Hartung, condannato all’ergastolo per la strage di Cima Vallona. La straordinaria crescita in questi ultimi anni di un sentimento che ha portato ad una reale riconciliazione fra le popolazioni e il riconoscimento comune dell’autonomia come strumento per consolidare la pacifica convivenza e il rafforzamento dei valori della solidarietà e condivisione del comune destino, appaiono feriti da manifestazioni di questo tipo che riesumano memorie dolorose per farne bandiere. Mai la violenza può essere celebrata facendo passare come eroi coloro che hanno ideato e messo in atto stagioni di terrorismo. In questi giorni infatti sono comparsi anche manifesti recanti la scritta in tedesco ‘grazie per la tua missione’, dedicati a Sepp Kerschbaumer, fondatore e attivista di spicco del Befreiungsausschuss Südtirol(BAS), organizzazione terroristica separatista morto durante la reclusione. Queste memorie dolorose devono esclusivamente essere consegnate agli storici, non trasformate in manifestazioni di sapore apologetico che male si conciliano con i valori di solidarietà fra le popolazioni altoatesine maturato e che non si conciliano soprattutto con l’etica che impone un chiaro segnale di distanza tra politica e cultura dalla violenza”.
Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione affari costituzionali, Alessandro Urzì.