“Pieno sostegno ai lavoratori di Amazon che hanno proclamato il primo sciopero nazionale da quando il gigante del commercio elettronico è approdato in Italia. Del resto le condizioni nelle quali i dipendenti sono costretti a lavorare destano sconcerto non solo per lo stress al quale sono sottoposti con vigilanza digitale e tempistica da seguire, ma anche per la mancanza di garanzie, la mannaia della scadenza di contratti a brevissimo termine che pone il lavoratore in una condizione di oggettivo ricatto, l’obbligo di portare un marsupio trasparente con lo stretto indispensabile per controllare che i dipendenti non rubino, un trattamento che umilia tutti per gli errori, le responsabilità penali, di qualcuno. Anche sul fronte commerciale, ci sono problemi seri che smentiscono la narrazione amazzoniana del ruolo positivo per il nostro made in Italy. Siamo stati contattati da commercianti fruitori della ‘vetrina’ Amazon che si lamentano dei pagamenti fatti dalla piattaforma. Amazon fattura dalla Gran Bretagna e i nostri commercianti sono costretti a pagare commissioni bancarie per bonifici che provengono extra Ue con costi davvero rilevanti. Anche questo smentisce la favola di Amazon che aiuta il Made in Italy.
Per questo, dati alla mano, siamo in grado di dimostrare che stanno cannibalizzando il nostro commercio di strada. Su questa vicenda chiederemo chiarimenti in un’interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco per capire se il problema nasca dal sistema creditizio italiano (alcune banche applicano la commissione, altre non la applicano), o se l’extrapagamento è frutto della Brexit. Resta il fatto che il commercio di prossimità va sostenuto perché è garanzia di occupazione e di presidio del territorio”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Amazon, Rampelli (VPC-FdI): sostegno ai lavoratori in sciopero, tra le categorie vessate anche i commercianti sulla vetrina del gigante
Interrogazione sulle commissioni bancarie dei bonifici Amazon, che fattura dalla Gran Bretagna