“Difficile prendere lezioni di antimafia da parte di chi, quando Falcone era in vita, lo avversò al punto da negargli la nomina a superprocuratore, salvo poi riscoprirlo dopo la sua tragica morte. La sinistra non amava Falcone tanto che solo qualche mese prima della sua morte nel 1992 si battè all'interno del Csm con molteplici argomentazioni perché alla carica di superprocuratore gli venisse preferito Agostino Cordova, mentre il sindaco palermitano della Rete Leoluca Orlando presentava esposti contro di lui. Invito tutti questi smemorati ad andarsi a rileggere le cronache di allora”. Lo afferma Alessandro Amorese, deputato di Fratelli d'Italia e capogruppo in Commissione Cultura alla Camera.
