“Il caso De Raho non è una questione politica che riguarda maggioranza e opposizione, è un conflitto di interessi clamoroso che investe una commissione bicamerale che svolge un ruolo delicatissimo, quello del contrasto a tutte le mafie. Appare ridicolo, dunque, che dopo le ultime rivelazioni – che parlano di un De Raho consapevole di quanto Striano e Laudati stavano architettando – Giuseppe Conte non solo continua a chiamare ‘campioni’ i suoi due parlamentari, ma nega l’evidenza: uno dei suoi due ‘eroi’ potrebbe aver omesso il losco affaire degli spioni. La domanda che ci si deve porre è una sola: Le calunnie di cui parla De Raho che riporta lo stesso Conte oggi sono quelle di un suo aggiunto in Dna? E se così fosse possibile che i procuratori bravi e integerrimi sono soltanto quelli candidati dal Movimento Cinque Stelle? Insomma, la linea di Conte e di De Raho fa acqua da tutte le parti, intanto, il conflitto di interessi, grande come una casa, continua a persistere. E continuo a pensare che l’unico modo per sbloccare la situazione siano le dimissioni di De Raho dalla commissione”. Lo ha detto il deputato Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione bicamerale Antimafia.