Bilaterale Italia-Arabia Saudita. Meloni: “È l’inizio di una nuova era nella storia della nostra cooperazione”

È iniziato ieri -25 gennaio- il tour nel Golfo arabo della premier Giorgia Meloni, che dall’Arabia Saudita proseguirà fino a giungere in Bahrein nella giornata di domani.

In questo scenario, l’Arabia Saudita gioca un ruolo del tutto strategico, anche e soprattutto dal momento che sta investendo in tutti i modi per ritagliarsi un ruolo credibile a livello mondiale (vedi per esempio le numerose manifestazioni sportive che vi hanno luogo da qualche anno a questa parte).

E poi non va dimenticato che in Arabia c’è tanta Italia, anche storicamente. È stato infatti proprio il nostro ad essere uno dei primi Paesi ad instaurare relazioni diplomatiche con l’Arabia già dal 1932, fino poi ad arrivare a aprire un consolato a Gedda. E la cooperazione si è rafforzata nel corso del tempo, tanto che nel 2023 gli scambi commerciali bilaterali sono stati pari a circa 10,796 miliardi di dollari.

In questo momento, inoltre, possiamo anche dire che è presente un pezzo d’Italia in territorio saudita. Parliamo della Vespucci, nave partita oltre un anno e mezzo fa, la quale, come sottolineato dal Presidente del Consiglio, rappresenta “un’eccellenza italiana, ed è oltre che una nave marina, una nave di vita”, ed è “un modello di Italia che si muove.”

Meloni ha infatti fatto tappa presso la Vespucci a Gedda, per poi tornare ad AlUla per incontrare, per la prima volta in veste ufficiale e istituzionale, il principe ereditario Mohamed bin Salman.

Nel corso del colloquio, come riportato da Palazzo Chigi, i due leader si sono confrontati su questioni globali e regionali di rilievo, anche nel contesto delle relazioni tra Unione Europea e Consiglio di Cooperazione del Golfo, e in particolare in merito alla ricerca di una pace giusta e duratura in Ucraina, al processo di pace e stabilizzazione nell’area di Gaza, al sostegno in Siria e in Libano, oltre che all’approccio alla transizione energetica basato sulla neutralità tecnologica e sulle interconnessioni tra reti.

Al termine del bilaterale italo-saudita, nel corso del quale è stata firmata una dichiarazione congiunta che eleva i rapporti bilaterali a un partenariato strategico -avviando così una cooperazione strutturata– Giorgia Meloni ha tenuto un intervento alla Tavola rotonda di alto livello Italia-Arabia Saudita, alla quale hanno preso parte rappresentanti pubblici e privati di entrambi i Paesi e durante la quale sono stati siglati numerosi accordi sia a livello governativo che privato.

“Le relazioni tra Italia e Arabia saudita hanno molto margine di crescita”, ha sottolineato la premier, chiarendo come la “cooperare sia completamente diverso dal vendere o comprare meramente qualcosa. La cooperazione è confrontarsi, ragionare insieme nelle diversità, in un contesto sempre più incerto, in cui sapersi far ascoltare è cruciale.”

Il nostro Capo di Governo ha poi evidenziato come Italia e Arabia possano esplorare “molte più opportunità insieme”, dal momento che hanno “numerosi interessi convergenti”.

“Penso che il nostro dovere sia quello di trovare la sintesi ed individuare i settori in cui la nostra cooperazione possa essere più forte, efficace e proficua”, ha dichiarato.

E tali settori sono, come ribadito dal Giorgia Meloni quelli relativi all’economica, alle infrastrutture, all’energia, alla innovazione tecnologica, alla difesa, alla scienza, al turismo e allo sport. Tutte aree chiave per entrambe le realtà che oggi si sono incontrate a Gedda.

Il Presidente del Consiglio ha poi anche ricordato l’importanza del ‘Sistema Italia’, attraverso cui il nostro Paese investe e lavora in Arabia per la “realizzazione di ambiziosi progetti.”

Non da ultimo, il nostro premier ha voluto significativamente porre l’attenzione su quello che è uno dei punti chiave della politica estera italiana, ovvero quello connesso al Piano Mattei, il quale rappresenta “un nuovo modello di cooperazione per far sì che i paesi africani possano vivere e convivere meglio all’interno del loro stesso continente”, perché l’Africa “non è un continente povero, come sovente viene detto, ma è semplicemente un continente che ha necessità di aiuto, per meglio sfruttare le risorse che ha a disposizione.”

Ed è proprio su questo modello che Italia e Arabia Saudita “possono davvero lavorare bene insieme”, perché, come ricordato dal leader italiano, “nulla accade senza l’ausilio di più attori.” Ed è proprio per rafforzare questo nuovo modello di cooperazione che occorre collaborare con coloro che hanno la stessa visione delle cose. E su questo l’Arabia sembra poter davvero fare la differenza e accrescere i risultati sperati nel continente africano.

“Ciò che è venuto fuori dall’incontro di questi due giorni è qualcosa di completamente nuovo. È l’inizio di una nuova era nella storia della nostra cooperazione. E c’è ancora molto margine di crescita. Crescita in cui vorremo essere concreti. Ed è anche per questo che spero che continueremo a poter stringere nuovi accordi e costruire qualcosa di importante. Abbiamo molto da fare”, ha infine concluso.

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