“‘Non siate dispiaciuti. Sorridete. Grazie di tutto: allenatori, giocatori, pubblico. È stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi, della vostra vita e vivetela fino in fondo. Addio’. Questa frase dice molto della signorilità di Sven-Goran Eriksson. Esprimeva la sua autorevolezza con i sussurri e i gesti misurati, e nel calcio di allora tutto urli e atteggiamenti, lui sembrava un alieno gentiluomo. Un grande allenatore, ma soprattutto un uomo di alta levatura umana e professionale. Quelle persone che lasciano un segno indelebile aldilà dei titoli vinti. Oggi diciamo addio a un mito del gioco del calcio”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi, responsabile sport di FdI.