“L’attuale legislazione in materia di controllo della fauna selvatica è del tutto inadeguata e va modificata. Le cronache parlano chiaro e riportano quotidianamente di rischi stradali, danni ingenti all’agricoltura in termini di raccolti distrutti, cedimenti delle infrastrutture, perdita di biodiversità dovute alle specie alloctone e soprattutto i rischi sanitari. In Italia, nel 2017 sono stati 205 gli incidenti causati da animali che hanno riportato persone seriamente ferite di cui, purtroppo, 14 sono morte. Nei primi 10 mesi del 2018, sono stati registrati 118 incidenti gravi che hanno determinato il triste bilancio di 10 morti e 155 feriti. Dati, questi, che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare e che rendono evidente come l’introduzione di nuove misure di contenimento, possibili soltanto intervenendo sulla legge nazionale in materia di caccia, non sia più procrastinabile. Se vogliamo davvero gestire il patrimonio faunistico occorre un cambio di mentalità e conseguentemente di normative. Proprio con questo spirito ho voluto presentare alla Camera dei Deputati un progetto di legge che prevede la gestione della fauna selvatica “problematica” con l’attuazione dei Piani di controllo, svolti tramite il coordinamento della Polizia provinciale e con l’ausilio dei Cacciatori iscritti agli Ambiti Territoriali di Caccia, i quali, visto il loro grado di conoscenza della fauna selvatica e del territorio possono fornire un valido aiuto. Continuare a sottovalutare il problema, per non scontentare gli ultrà animalisti, sarebbe una colpa grave e una precisa responsabilità di chi si ostina a mettere la testa sotto la sabbia”. E’ quanto dichiara l’on. Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia