All’università di Bologna è lotta tra cattivi maestri e cattivi studenti. Il fronte Pro-Pal nell’ateneo trova ancora una volta il modo per far parlare di sé: dopo il caso della studentessa che sosteneva come la strage del 7 ottobre compiuta da Hamas fosse “un modo per riportare la Palestina al centro delle agende delle potenze internazionali”, si fa largo tra le polemiche la docente Monica Dall’Asta, che scrive su X: “Non ci sono prove degli stupri di massa da parte di Hamas”. Sui social la professoressa si è sempre mostrata molto attiva per quanto riguarda il conflitto a Gaza attraverso esternazioni spesso e volentieri contro Israele, con l’intento di sminuire le atrocità commesse dai terroristi di Hamas.
Fratelli d’Italia compatti: “Atteggiamento inaccettabile”
In una nota congiunta il deputato Sara Kelany, responsabile immigrazione del partito, e il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, denunciano il crescente antisemitismo negli atenei italiani: “Dal 7 ottobre dello scorso anno gli episodi di antisemitismo, soprattutto quelli mascherati da peloso e bieco antisionismo, sono aumentati a dismisura. All’Università di Bologna la professoressa Monica Dell’Asta si rende megafono di sconcezze contro Israele, inneggiando addirittura all’intifada e arrivando a negare gli stupri di massa compiuti da Hamas ai danni delle donne israeliane”. “Questo atteggiamento è inaccettabile -aggiungono- soprattutto da chi dovrebbe essere deputato a contribuire alla crescita culturale e accademica. Chiediamo che il rettore prenda seri provvedimenti disciplinari. Mentre le sinistre colpevolmente tacciono di fronte alla negazione dei terribili crimini del jihadismo, noi denunciamo da tempo che le università italiane sono diventati uno dei luoghi privilegiati dai comitati Pro-Pal e dall’universo dei centri sociali per predicare odio contro Israele, luoghi che dovrebbero contribuire alla diffusione ed alla promozione della cultura e che sono stati trasformati pericolosamente in incubatori di antisemitismo”, concludono.
Tramite i social il viceministro di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, ribadisce la necessità di allontanare la docente: “Una persona così non può insegnare nulla a nessuno. E non ci interessa se pensano di essere degli impuniti perché di sinistra. A casa, loro e il loro ripugnante antisemitismo. Fuori dall’Università”.
La professoressa rincara la dose
Nonostante le polemiche la professoressa ha tenuto a rimarcare con enfasi la sua visione: “Non ho mai negato che siano state commesse atrocità. Ma la storia degli stupri di massa è una costruzione della propaganda. Come quella dei bambini decapitati”. Dell’Asta parla di “costruzione della propaganda” come se vivesse in un regime, nonostante in Italia si possa esprimere liberamente la propria opinione, fatto che andrebbe ricordato alla docente, la quale dimentica colpevolmente che il vero regime è quello di Hamas.