Coppo (FdI): Bitcoin tecnologia seria, forse è azione a essere un Ponzi politico

“Le dichiarazioni del senatore Carlo Calenda su Bitcoin, definito come uno ‘schema Ponzi’, dimostrano una profonda mancanza di conoscenza su un tema complesso e d’attualità come quello delle criptovalute e della tecnologia blockchain. Vorrei ricordare al senatore che Bitcoin non è uno schema Ponzi per una serie di ragioni che chiunque abbia un minimo di competenza sull’argomento dovrebbe conoscere: non dà dividendi o guadagni a chi entra o esce, non è controllato da nessuno e non ci sono strutture piramidali. Bitcoin è, invece, un asset decentralizzato e trasparente basato su regole matematiche rigorose, qualità che lo hanno reso al centro dell’attenzione anche dei grandi investitori istituzionali. È importante distinguere Bitcoin dalle altre criptovalute. Mentre Bitcoin è nato come una forma di valuta digitale e oggi è una riserva di valore, con un protocollo ben definito, le memecoin invece sono fini a se stesse e quindi spesso mancano di questa solidità strutturale e possono essere più simili a un gioco o al collezionismo. Ad esempio, Donald Trump ha lanciato la sua memecoin, che riflette un uso diverso e di costume della tecnologia blockchain, non certo paragonabile a Bitcoin. In Italia, però, c’è ancora chi si ostina a bollare Bitcoin con etichette ridicole e fuori luogo. Paradossalmente, appare più facile definire come uno schema Ponzi qualcosa come il partito di Calenda, Azione, sempre alla ricerca di nuovi membri e fusioni con altre sigle per rimanere a galla. Le criptovalute saranno protagoniste del nostro futuro, non certo un argomento da liquidare con dichiarazioni superficiali. Sarebbe opportuno che chi si propone come leader politico si informasse meglio prima di intervenire su temi così rilevanti per il nostro Paese”. Lo dichiara Marcello Coppo, deputato di Fratelli d’Italia.

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