“Il Partito Democratico, che si conferma democratico solo a parole, straparla e attacca immotivatamente il Municipio VI per un presunto sostegno ad una raccolta di firme per la modifica della normativa in materia di aborto e a tutela della vita. Probabilmente la senatrice D’Elia confonde il dovere di informazione degli enti locali con la propaganda politica. Nel sito istituzionale del Municipio VI di Roma è stato pubblicato l’avviso dell’avvio della raccolta delle sottoscrizioni per due diversi progetti di legge di iniziativa popolare. Il Municipio VI, quindi, ha solo dato un’informazione sul ricorso di cittadini o associazioni ad uno strumento di partecipazione popolare. Se al Partito Democratico e alla senatrice D’Elia sono convinti che un’iniziativa popolare non è degna di essere – acriticamente – inserita tra le varie iniziative di partecipazione popolare solo perché non è condivisa dal loro partito, dicano apertamente che la partecipazione popolare per loro va affrontata con la censura. E soprattutto, anziché attaccare funzionari e amministratori pubblici che lavorano nella VI municipalità di Roma e che svolgono semplicemente il loro lavoro, vadano ad approfondire bene e scopriranno che anche sul sito istituzionale del Comune di Roma – Comune amministrato dal Sindaco Gualtieri – è, giustamente, riportato l’avviso della possibilità di firmare la petizione. Il consiglio che diamo alla senatrice D’Elia è di studiare meglio gli strumenti di pubblicità delle iniziative di partecipazione popolare e, magari, anche di proporre la modifica del nome del suo partito da Partito Democratico a Partito dei Censori”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.