“Come detto nei giorni scorsi dal commissario Kubilius, bisogna avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. Oggi la guerra è ovunque nel mondo e soprattutto lambisce l’Europa. Il commissario, senza mezzi termini, ha dichiarato di aver avuto dal presidente Von der Leyen l’incarico di preparare l’Europa anche alle estreme conseguenze”. Così in una nota l’eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr Elena Donazzan. “Evitiamo l’ipocrisia delle anime belle che non hanno il coraggio di dire che oggi siamo in una situazione ai limiti di una guerra. Ha fatto bene il ministro Crosetto a ribadire un concetto semplice e molto vero, ossia che i nostri comandanti devono preparare le forze armate esattamente alla missione per cui esistono, ovvero difendere la nazione in patria e all’estero e questo significa essere preparati anche alle estreme conseguenze. I militari sono sempre i primi a non volere la guerra, sono loro ad andare in prima linea quando le anime belle parlano di pace, sono loro che sanno esattamente che cosa accade quando ci si trova a dover obbedire agli ordini e agli incarichi ricevuti nelle situazioni più complesse. L’Europa deve maturare la consapevolezza di essere potenza politica e dunque militare.
Servono mezzi e quindi armamenti ma soprattutto è necessaria una consapevolezza maggiore, sia sul piano culturale che mentale, da parte di tutti e non solo degli uomini in divisa”.