“Il Dl infrastrutture, con tutte le opere messe in campo che contiene, è la migliore risposta alla sinistra e ad una certa stampa che gli fa da cassa di risonanza, rispetto ad una campagna fatta più di propaganda che reali informazioni. Il governo Meloni è impegnato a lavorare nell’interesse degli italiani, mentre l’opposizione parla senza cognizione di causa. Ci rendiamo conto che la conoscenza del sistema Paese non è nelle corde di chi vive nella bolla delle ZTL, completamente sconnessi dal mondo reale e dai problemi del vivere quotidiano. Ed è evidente, una volta di più, come vi sia una parte di soggetti, per fortuna ristretta, che sono del tutto estranei al quotidiano, al mondo del lavoro, ai problemi della gente: determinati lavori vanno fatti nel periodo in cui l’attività lavorativa generalmente indicata è sospesa per creare minor disagio al sistema Paese, come succede in tutte le parti del mondo, un mondo che non è circoscritto nei salotti e nei circoli ma ha un raggio d’azione molto più vasto.
Con ciò non significa mortificare e penalizzare una parte importante del Pil, ovvero il turismo, ma bisogna avere il coraggio, perché questo significa governare, di fare delle scelte guardando al futuro dell’Italia e non alla gestione spicciola che, come si è visto, penalizza tutti, in primis la Nazione. Sarebbe onesto chiedere scusa a quei dirigenti, a quei lavoratori che in questo difficile periodo sono in prima linea per assicurare che alla ripresa post ferie scuole, fabbriche, attività possano riprendere senza troppi disagi. Ma sono conscia che né la vergogna né la resipiscenza appartengono al DNA di soggetti che per lunghi anni, quantomeno dieci, non hanno fatto nulla per migliorare le condizioni dell’Italia ed in particolare delle sue infrastrutture. Senza polemica, tornate o rimanete nel vostro riposo onirico, noi continueremo, responsabilmente, a lavorare per la gente e con la gente”.
Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti, componente la Commissione Lavori Pubblici di Palazzo Madama.