“Il Dl acconti Irpef per adeguare gli anticipi legati al taglio degli scaglioni si inserisce in una serie di provvedimenti che dimostrano l’attenzione del Governo Meloni in tema di fisco, materia ferma dal 1973. Interveniamo per dare respiro ai contribuenti, per andare incontro alle loro esigenze, diminuendo da un lato la pressione fiscale e, dall’altro, evitando che l’azione dello Stato si trasformi in vessatoria. Azioni che ci hanno portato non solo ad abbassare le tasse ma che hanno generato un maggior reddito, pari a 34 miliardi di euro. Lavoriamo a un provvedimento epocale come la delega fiscale, partendo però dal taglio del cuneo fiscale, una norma transitoria che abbiamo trasformato in strutturale, portando a 18milioni la platea di cittadini che ne hanno e che ne continueranno a beneficiare. In un contesto economico che potremmo definire burrascoso, siamo l’unica Nazione che vanta un avanzo primario che non solo ci permette di ridurre il debito ma fa sì che ci si possa concentrare su interventi come questo. Perché la visione prudente e la nostra solidità genera investimenti, rivitalizza l’economia. I dati incontrovertibili, non quelli di un referendum fallimentare, certificano che il nostro sistema produttivo tiene e il Governo Meloni continuerà a lavorare per far ripartire, ad esempio, la produzione industriale, che finalmente dopo mesi registra un segno positivo e, confermando gli interventi che vanno in direzione di un fisco più equo”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Finanze, Giorgio Salvitti.