“Apprendiamo dalla stampa la preoccupazione espressa da Confindustria, da Confesercenti e dalla CGIA rispetto alle tariffe energetiche italiane troppo alte rispetto ai principali competitor europei e gravemente rincarate negli ultimi 5 anni senza che se ne capisca bene la ragione.
Condividiamo tale preoccupazione a maggior ragione dopo i dati diffusi oggi dall’ISTAT che segnala nuove tensioni sui mercati energetici che spingono ancora l’inflazione al rialzo
Come abbiamo già detto, è necessario capire le motivazioni per le quali negli ultimi anni, e soprattutto dal 2021 ad oggi, hanno portato addirittura al raddoppio del Prezzo Unico Nazionale, come dichiara anche Confesercenti. È necessario e urgente intervenire subito per analizzare perché gli attori che hanno determinato tale quadro hanno agito in questo modo e come è intervenuta Arera per tutelare i consumatori, il potere d’acquisto si sta assottigliando sempre più a causa dell’andamento bislacco del mercato dell’energia. Le tariffe italiane devono allinearsi urgentemente a quelle delle principali nazioni europee e per giungere a questo risultato ci vogliono istituzioni regolatorie autorevoli, indipendenti più dai grandi gestori del mercato energetico che dallo Stato, autorevoli nella governance e determinate nel ruolo di contrappeso agli interessi delle multinazionali”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.