Ieri è stato il secondo anniversario della vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche. Una cavalcata storica, che portò il partito della Giorgia Meloni in vetta: il 25 settembre 2022 Fratelli d’Italia divenne per la prima volta ufficialmente il primo partito d’Italia.
Da allora, Fratelli d’Italia non è mai più sceso al di sotto di quel 26% conseguito in quella occasione, riuscendo addirittura a rafforzarsi nel corso dei mesi di governo: una notizia per la politica italiana, abituata a vedere facilmente i partiti mutare il loro bacino elettorale, calando drasticamente una volta arrivati alla guida del Paese. Con Fratelli d’Italia non è stato così perché, con il lavoro, la serietà, la coerenza e l’impegno, Giorgia Meloni è riuscita a mantenere tutte le promesse fatte in campagna elettorale, ad adottare tutto ciò che era mantenuto nel programma di governo, portando avanti anche grandi riforme come premierato e autonomia, riforma fiscale e riforma della giustizia.
A distanza di due anni da quel 25 settembre, dopo la riconferma di Fratelli d’Italia come primo partito della Nazione alle elezioni comunitarie, con un 28,8% che sapeva già di vittoria, arriva adesso un nuovo sondaggio Supermedia YouTrend/Agi, che dipinge nuovamente un quadro favorevole per Giorgia Meloni: Fratelli d’Italia è al 29,3%, con un clamoroso +3,5% rispetto al risultato del 2022.
Cresce anche il centrodestra
La crescita di Fratelli d’Italia, inoltre, non ha per nulla danneggiato il centrodestra che, proprio come il partito di Giorgia Meloni, è riuscito a crescere pur restando saldamente al governo della Nazione: il centrodestra unito è dato al 47,9%, ben 4,1 punti percentuali in più rispetto al 2022. Il centrosinistra, dal canto suo, è riuscito a risalire la china, rubando però di fatto i voti del Movimento Cinque Stelle, in quel costante declino che ha invaso la compagine grillina dal 2018. Dunque, di fatto, il centrodestra è la vera forza politica a crescere, staccando con più di 15 punti percentuali il centrosinistra. Crescita dunque trainata da Fratelli d’Italia, che arriva a un divario di 6 punti percentuali con il Pd. Degno di nota, infine, il calo del fu Terzo Polo, che ha perso 2 punti percentuali dal 2022 e viene dato al 5,6%. A dimostrazione del fatto che Fratelli d’Italia e il centrodestra sono le uniche forze politiche che convincono gli elettori. La luna di miele continua.
Una cosa è sicura, chi vota centrodestra lo fa con cognizione di causa e non per pigrizia, ignoranza, favori ricevuti, promesse di vantaggi personali futuri, paura di perdere i privilegi acquisiti (l’Hard Core della Sinistra), interessi mafiosi, pregiudizi e arcaiche ideologie o semplicemente per paura dell’ignoto ma anche perché ci sono sindacati di parte o di partito, ecc. Certo, ai nostalgici di Peppone e Don Camillo, è difficile spiegare che il centrodestra può anche essere migliore nel gestire gli interessi della comunità. A chi ha vissuto certi periodi storici è difficile spiegare che la destra di oggi non ha niente a che fare col fascismo. Quella dell’antifascismo è un’arma ideologica potentissima per la sinistra che fa leva sull’emotività di molte persone. Ma i giovani, dico io, possibile che non aprano gli occhi e facciano un piccolo sforzo di pensare con il proprio cervello cosa può andare a vantaggio di tutta la collettività. Certo è molto più facile aggregarsi ad ideologie belle, pronte e preconfezionate. Non capiscono che è innanzitutto il loro futuro ad essere in gioco. Il futuro si costruisce cominciando a votare innanzitutto chi ha delle buone idee, non ideologie. Se poi chi ha buone idee dimostra anche di saperle realizzare nell’interesse di tutti (e sottolineo TUTTI), perché non votarlo?