“La riforma della giustizia tende a perseguire due obiettivi: dire stop alle correnti in magistratura, da un lato, e stop alle porte girevoli tra chi fa le indagini e chi deve giudicarle, dall’altro. Non vi è alcuna volontà di creare ‘sudditanza’ del pubblico ministero rispetto al potere politico, ci mancherebbe. Ma non è possibile neanche che chi dovrebbe fare l’arbitro quando ci sono governi di centrodestra scenda in campo e giochi la partita contro. La verità è che molti, anche nell’opposizione, condividono la separazione delle carriere e dovrebbero avere l’onestà di dirlo. Questa riforma sarà approvata perché è un impegno che ci siamo assunti”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, intervenendo al Salone della giustizia.