Il presidente argentino Javier Milei ha annunciato che l’Argentina si ritirerà dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e che la decisione si basa sulle profonde divergenze del suo governo con la gestione sanitaria della pandemia da coronavirus.
Nel testo, diffuso questo martedì, si sottolinea che, per l’esecutivo, l’organizzazione ha fallito nella sua prova più importante ed ha promosso quarantene “eterne senza basi scientifiche” quando si è trattato di affrontare la pandemia di COVID-19.
“Oggi le prove indicano che le ricette dell’OMS non funzionano perché sono il risultato di influenze politiche non basate sulla scienza. Inoltre, ha dimostrato la sua rigidità nel modificare il proprio approccio e, invece di riconoscere i propri errori, sceglie di continuare ad assumersi competenze che non le spettano, limitando la sovranità dei paesi”, si legge nel comunicato.
E sottolinea: “È urgente ripensare, a livello della comunità internazionale, il ruolo delle organizzazioni sovranazionali, finanziate da tutti, che non raggiungono gli obiettivi per cui sono state create, si dedicano a fare politica internazionale e cercano di imporsi al di sopra degli Stati membri”.
Inoltre, è stato annunciato che non saranno più consentiti trasferimenti tra carceri per motivi legati al cambio di genere e che ai minori di 18 anni sarà vietato sottoporsi a trattamenti ormonali o interventi chirurgici per modificare il proprio corpo in base alla loro identità percepita.
In Argentina ci sono stati casi in cui detenuti hanno richiesto il trasferimento nelle carceri femminili semplicemente dichiarandosi donne. Questi casi si sono conclusi con episodi di violenza sessuale contro le detenute.
Allo stesso modo, la precedente legge sul genere esponeva i bambini a gravi rischi per la loro salute, sia fisica che mentale, poiché questi trattamenti ormonali interrompevano il loro naturale processo di maturazione e, in molti casi, gli effetti erano irreversibili.
“I bambini non hanno la maturità cognitiva necessaria per prendere decisioni su processi irreversibili che, in molti casi, implicano la mutilazione di organi sani e possono causare infertilità, problemi cardiovascolari e gravi conseguenze per la salute mentale”, ha spiegato il governo.
D’altra parte, Javier Milei ha dichiarato al quotidiano francese *Le Point* che sta anche valutando il ritiro dell’Argentina dall’Accordo di Parigi.
Motivando la sua possibile decisione, Milei ha affermato: “Perché non aderisco all’agenda ambientalista, che considero una vera frode. Il modo in cui si parla oggi del cambiamento climatico è completamente sbagliato”.
“Il riscaldamento globale non ha nulla a che fare con la presenza umana. È un fenomeno legato ai cicli di temperatura del pianeta. Attualmente, stiamo vivendo il quinto ciclo di temperature elevate e nei quattro cicli precedenti l’essere umano non esisteva”, ha spiegato il leader sudamericano.
Nell’intervista, ha anche affermato che, a suo parere, molte delle organizzazioni internazionali dovrebbero essere eliminate.
Javier Milei sta dimostrando di non avere esitazioni nel combattere l’agenda progressista. Da parte sua, il 20 gennaio Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo per ritirare gli Stati Uniti dall’OMS ed ha anche ritirato il paese dal Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU, oltre a congelare i finanziamenti all’UNRWA.
Quali decisioni prenderanno i leader europei riguardo a queste organizzazioni sovranazionali? Sta nascendo davvero un’alleanza internazionale capace di ripensare molte cose che sembravano intoccabili? La risposta adesso spetta all’altra sponda dell’oceano Atlantico.
Il mondo, grazie alla destra, sta ritrovando il senno perduto. Bravo Milei!