Anche quest’anno il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni non ha fatto mancare la vicinanza dello Stato e del governo ai tanti militari italiani impegnati in missioni estere. Già lo scorso anno infatti Meloni fece visita ai membri delle forze armate in Iraq ricordando loro che “casa vostra vi vede, sa quanto valete, sa quanto vi deve”. Esprimere vicinanza e orgoglio significa dimostrare ai militari italiani che lo Stato è presente, che il loro impegno su suoli internazionali viene apprezzato dal popolo italiano e i cui frutti favoriscono anche quelli che con ipocrisia continuano a non riconoscere l’impegno e l’importanza dei nostri corpi militari. Un’esigenza che si fa sentire soprattutto ora che i militari non potranno trascorrere le festività natalizie in famiglia. Ed è proprio la famiglia che Meloni cita, ricordando Mazzini, nel videomessaggio rivolto ai militari quando definisce la Patria, appunto, “famiglia del cuore”, ed è giusto allora che la Patria, “quella famiglia che è la ragione principale del vostro impegno, sia oggi qui da voi per dire grazie e per dire che è consapevole dei vostri sacrifici, è consapevole che del fatto che rappresentate, e non lo dico per piaggeria, il suo volto migliore”.
È stata anche questa la ragione per la quale Giorgia Meloni ha voluto unirsi ai militari malgrado l’influenza che non le ha permesso di raggiungere fisicamente le basi italiane all’estero. “Sono qui per portarvi quel grazie che è il grazie dell’Italia intera”. Ed è anche grazie al lavoro dei nostri militari se l’Italia è tornata protagonista in campo internazionale. Lo sa bene Meloni, spiegando che “se io posso difendere gli interessi italiani, se posso rafforzare il protagonismo italiano nel mondo, è fondamentale grazie alla credibilità che voi costruite”. Anche e soprattutto grazie ai militari impegnati all’estero, è tornato l’orgoglio di essere italiani.