L’Italia è, nel 2018, il quarto più visitato al mondo con 94 milioni di ospiti stranieri secondo l’ENIT, con un numero pari a 113,4 milioni di presenze non italiane nelle sole città d’arte e con 216,5 milioni di presenze totali. Nella nostra bella Italia i luoghi della cultura tipo musei, attrazioni, parchi, archivi, biblioteche e pinacoteche sono oltre 6600. Gli esercizi alberghieri attivi debitamente registrati sono circa 33.000, mentre quelli extra-alberghieri sono 183.000. In ogni caso, la nostra nazione vanta una posizione centrale nel Mediterraneo, e per conformazione geografica può offrire mare, pianura, colline e monti anche in poche decine di chilometri. In più, sempre questa posizione invidiabile, ha permesso all’Italia di lasciare un’impronta profonda sulla cultura e perfino sulla cucina.
Roma, la capitale della nazione, ospita il Vaticano, capolavori dell’arte e resti dell’antichità. Tra le altre città spiccano Firenze, con capolavori del Rinascimento quali il David di Michelangelo e la Cupola del Brunelleschi, Venezia, la città dei canali, Milano, la capitale italiana della moda, Palermo con la sua cattedrale del XII secolo e il Massimo, splendido teatro neo-classico, e Catania, ai piedi del più grande vulcano attivo d’Europa, e con la caratteristica e pittoresca statua della Fontana dell’Elefante.
Ed è proprio nella splendida Catania che si sono svolti gli Stati generali del turismo, giunti alla seconda edizione, evento realizzato dal Gruppo Parlamentare Fratelli D’Italia – Camera dei Deputati. Un evento per discutere di turismo in Italia, delle enormi potenzialità che offre con grandi flussi che tuttavia non si riesce a rendere profittevoli per la mancanza di una rete organizzata capace di approntare quei servizi di qualità che il turismo internazionale di alto livello richiede.
Il compito di aprire il congresso è spettato a Gianluca Caramanna (Responsabile Dipartimento Turismo FDI), il quale ha affermato come il partito crede fortemente al turismo come motore trainante dell’economia nazionale, come ci racconta Alessandro di Marco per https://www.sudpress.it/. Caramanna, ci racconta anche della proposta di legge “Più turismo Italia” presentata proprio da FDI, e unica ad aver messo in luce tematiche di primaria importanza, trascurate fino ad oggi.
- Il programma della manifestazione ha visto: Brand Italia, il turismo per un Italia che cresce;
- Milano Cortina e i grandi eventi come rilancio dell’economia nazionale;
- Il lavoro nel turismo e le nuove professioni;
- Il turismo, il sud e le infrastrutture necessarie
4 punti che si ricollegano alla proposta di legge di FDI, suddivisa in tre capi tesi quali il rilancio del sistema turistico nazionale, la modifica delle condizioni di alcuni lavoratori (soprattutto stagionali), e il sostegno alle imprese alberghiere e ricettive.
Molto interessanti i vari interventi che si sono succeduti, a cominciare da quello diu Salvo Pogliese, Sindaco di Catania, che ha detto: “Quello di oggi è un evento nazionale e siamo orgogliosi che sia stato organizzato nella nostra città. Questa è un’occasione di confronto e di dibattito sul tema del turismo. Dobbiamo necessariamente puntare su un nuovo modello di turismo che deve caratterizzare il nostro territorio. Partendo da alcuni dati statistici, l’Italia nel 2018 ha raggiunto 426 milioni di pernottamenti. Siamo la quinta nazione al mondo (dopo la Francia, la Spagna, gli USA, la Cina) con un incremento del 2% rispetto all’anno scorso. Dati significativi, ma noi abbiamo ancora una potenzialità inespressa a livello nazionale per le bellezze oggettive del nostro territorio. All’interno di questo contesto, la nostra regione ha raggiunto nel 2018 15 milioni di pernottamenti. Oggi noi possiamo vantare il 3,4% dei pernottamenti della nostra nazione; siamo l’11esima regione in Italia. E credo sia imbarazzante in riferimento alle bellezze del nostro territorio, sancite dall’inserimento di 7 siti all’interno dell’UNESCO. La Sicilia è la regione al mondo con la più alta concentrazione di siti valorizzati dall’UNESCO”.
Il sindaco Pogliese ha anche raccontato lo stato di dissesto economico del Comune di Catania, che ha ereditato ben 1.500.000.000 di debiti dalle precedenti amministrazioni, e di come ci si sia rivolti proprio al settore turistico per tentare un rilancio dell’economia locale. Ha poi spiegato che anche grazie al suo Capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro, è stato introdotto un innovativo regolamento sulla tassa si soggiorno che comprenderà gli appartamenti affittati ad uso turistico, e che ha permesso agli introiti del Comune in materia di passare da 700.000 ai 2 milioni di euro, in crescita. “Siamo uno dei 15 comuni d’Italia che ha siglato delle convenzioni con i B&B per eliminare l’evasione sugli appartamenti ad uso turistico“, ha concluso il sindaco.
Interessanti anche gli interventi di Basilio Catanoso, parlamentare e di Francesco Lollobrigida, capogruppo dei deputati di FDI, che ha individuato nella possibilità di grande lavoro per le imprese uno dei maggiori pregi che potrebbero derivare da un serio incremento turistico. “L’Italia ha bisogno di un Ministero che promuova il territorio”, ha concluso poi Lollobrigida.
Era attesa la partecipazione anche della leader del partito, Giorgia Meloni, tenuta però lontana da Catania dalla solita cenere vulcanica che l’Etna ha sparso in giro.