“Italia affidabile, tiene in piedi l’Europa”: l’esperto Gros-Pietro loda l’economia italiana e la rinascita del Sud

L’Italia è forte, è in costante ripresa. È stabile nei mercati internazionali e regge più che bene al confronto con gli altri Paesi occidentali. Il tutto, in un contesto economico globale in netta difficoltà. Lo abbiamo scritto tante volte e anche gli esponenti della maggioranza e del governo sono stati fieri di raccontare, dati alla mano (per esempio quelli, recentissimi, sulla crescita del Pil italiano superando stime, medie europee e i risultati dello scorso anno), l’ottima posizione che l’Italia è riuscita a ritagliarsi negli ultimi due anni a guida Giorgia Meloni.

Una garanzia per l’Europa

Questa volta, però, non è soltanto l’autorevolezza dei dati di noti istituti di ricerca a sancire il buono stato di salute della nostra Nazione. Alle tante voci che elogiano, di fatto, la stabilità italiana, si unisce quella di Gian Maria Gros-Pietro, importante economista nonché presidente del gruppo Intesa San Paolo. In un’intervista rilasciata al Mattino e pubblicata quest’oggi, Gros-Pietro ha in pratica sottolineato che la forza italiana, in questo momento, è un beneficio anche per l’intera Europa: in un contesto, infatti, di grandi pericoli, come quello dei conflitti in corso o le varie minacce di escalation, che frenano gli investitori, l’affidabilità nel mercato è una necessità: “La parole chiave è affidabilità” ha detto l’economia, sottolineando che “in questo momento l’Italia sta dando una garanzia di affidabilità che è un valore aggiunto, un punto di forza anche dell’Europa perché contribuisce a tenere in piedi l’Ue in un momento di oggettiva difficoltà per le economie tradizionali”. In altre parole, l’Italia ha smesso già da tempo a essere il fanalino di coda dell’intera Europa, arrivando a essere una forza trainante del continente, ora che “la tradizionale supremazia industriale del cosiddetto “vecchio mondo” è messa in difficoltà”.

Più forte della Germania

L’Italia appare forte soprattutto nel confronto con le altre potenze europee. Il paragone è con la Germania, il cui Pil viene dato in ribasso, quasi un punto percentuale indietro a quello italiano. Gros-Pietro lo dice chiaramente: “L’Italia va meglio della Germania”. Germania che, pur vivendo un momento di difficoltà, non bisogna valutare come in declino. Il che, avvalora la tesi di un’Italia forte anche nel confronto con partners ancora competitivi. Secondo Gros-Pietro, infatti, Berlino rimane “uno dei principali punti di riferimento per i nostri scambi commerciali oltre che fondatore dell’Unione europea”. Il suo calo è dovuto alla “frenata” subita da settori che per la Germania sono punti di forza, come la tecnologia o i mercati emergenti. L’Italia, a differenza sua, ha “un innegabile vantaggio”: la flessibilità della sua economia dovuta alla sua imprenditoria. “Non siamo caratterizzati da grandissime imprese – ha detto l’economista – ma da un gran numero di imprese e soprattutto di voglia di fare impresa, anche nel Mezzogiorno che sta recuperando in modo costante livelli di crescita importanti e significativi per l’intero Paese”.

Mezzogiorno ponte tra Europa e Africa

Proprio al Sud il Presidente di Intesa San Paolo dedica la parte finale della sua intervista. Il cambio di paradigma nel Meridione è evidente, e Gros-Pietro lo racconta dati alla mano: “Da tempo circa il 47% della movimentazione marittima italiana avviene nei porti del Sud. Ma l’economia del Mezzogiorno costituisce circa il 20% del totale italiano: pertanto – ha spiegato – è evidente che i porti del Sud svolgono una importante funzione al servizio di tutta l’economia nazionale, assicurandone l’interscambio con il resto del mondo”. Il Sud, dunque, ha ritrovato la sua dimensione naturale come “ponte tra Nord Africa ed Europa nei flussi energetici”. E questo perché “il suo tessuto produttivo si sta irrobustendo”, con 408mila società di capitale e i 210 miliardi di euro messi a sua disposizione tra Pnrr, fondi di Coesione e altre fonti europee. Ora il compito, dunque, è continuare su questa strada, quella intrapresa da Giorgia Meloni e dal suo esecutivo, verso un Meridione trainante dell’intera economia nazionale e comunitaria.

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La Redazione de La Voce del Patriota

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