Italia all’avanguardia sul Pnrr, il Governo Meloni lavora per la settima rata

L’Italia è tra i Paesi più avanzati nel numero di traguardi e obiettivi raggiunti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con solo la Spagna che sembra aver fatto meglio. Nonostante questi successi, “il lavoro non è finito, abbiamo ancora molto da fare. Tuttavia, i tanti obiettivi centrati finora ci rendono fieri e ci incoraggiano a dare sempre di più. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani,” ha scritto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella prefazione alla bozza della relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR.

L’Italia sta lavorando alla rendicontazione della settima rata

Questi fondi rappresentano un successo non solo per l’amministrazione attuale e il governo, ma per tutto il Paese, inclusi imprenditori di ogni dimensione e associazioni di categoria che ogni giorno contribuiscono allo sviluppo nazionale in un contesto innovativo come quello dell’economia circolare.

Sostenibilità e Green Economy

L’economia circolare rappresenta una sfida epocale, sostituendo il modello lineare con uno rigenerativo. Le imprese italiane hanno dimostrato una forte propensione a investire in questo settore, mostrando creatività e leadership a livello europeo e mondiale. Questo approccio, tuttavia, non è una novità; le radici culturali dell’Italia, improntate al rispetto per le risorse, hanno sempre promosso pratiche di riciclo e riuso, valori insegnati dai nonni e che ora vedono nell’industria italiana delle punte di eccellenza mondiale.

Riciclo e Sostenibilità Ambientale

Il rapporto presentato oggi conferma che l’Italia è all’avanguardia nel riciclo, con numeri impressionanti. Tuttavia, il settore dei rifiuti necessita di una gestione industriale che il Paese deve ancora sviluppare completamente. L’Italia presenta una disparità regionale nelle eccellenze del riciclo, con esempi virtuosi al Sud non replicati al Nord e viceversa. Uniformare il territorio richiede deregulation e semplificazione normativa.

Leggi Ambientali e Innovazione Normativa

Il Testo Unico delle Leggi Ambientali del 2006 rappresentò una grande innovazione, ma la velocità dell’innovazione tecnica e scientifica oggi supera di gran lunga quella della produzione normativa. Allineare norme e innovazione è una priorità.

Tecnologia e Gestione Rifiuti

Grazie alle innovazioni, è possibile valorizzare qualsiasi tipo di rifiuto. Molto resta da fare per attuare decreti normativi che configurino l’end of waste in tutti i settori, un obiettivo chiave del PNRR. Questo piano mette a disposizione circa 2,1 miliardi di euro per programmi di economia circolare, suddivisi in un miliardo e mezzo per la gestione e la creazione di nuovi impianti di trattamento rifiuti e 600 milioni per progetti innovativi che dimostrano come trasformare i rifiuti in risorse economiche.

Semplificazione e Decreto Inerti

L’istituzione centrale lancia un appello alle imprese affinché continuino ad investire, impegnandosi a semplificare il quadro normativo. Un esempio di questo impegno è l’emanazione del decreto inerti, considerato una svolta epocale per chi costruisce e demolisce, facilitando l’attività imprenditoriale.

Green Economy ed Economia Circolare

Merita un focus particolare il primato nazionale rispetto ai partner europei e mondiali.

Una recente battaglia sul regolamento imballaggi ha visto il Paese unito, con istituzioni, politica, media e associazioni d’impresa che hanno difeso il primato nazionale del riciclo contro regolamenti europei che avrebbero potuto danneggiarlo.

Il nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio è una normativa vincolante per tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. Il percorso normativo, iniziato con una proposta della Commissione UE nel novembre 2022, ha suscitato critiche dall’industria italiana del riciclo, che supera il 70% di efficienza, per la sua enfasi sul riutilizzo degli imballaggi per ridurre l’impatto ambientale. Dopo modifiche apportate dal Parlamento Europeo nel novembre 2023, il Consiglio UE ha ratificato la propria posizione, nonostante l’opposizione italiana. Successivamente grazie all’impegno del Governo italiano e alla diplomazia della presidente Giorgia Meloni, è stato raggiunto un compromesso tra Consiglio e Parlamento UE che lascia flessibilità agli Stati ed agli operatori nella scelta delle misure per raggiungere i target di riduzione dei rifiuti da imballaggi, in particolare tra imballaggi riutilizzabili e quelli monouso riciclabili, e incentiva tecnologie in cui l’Italia sta investendo, come il riciclo chimico, salvaguardando settori come quello delle plastiche compostabili, in cui l’Italia è all’avanguardia. Un successo del governo Meloni, che ha portato ad una modifica sostanziale del testo iniziale, che avrebbe messo a rischio, tra investimenti pubblici e privati e filiere colpite, circa il 30% del Pil italiano.

Successo Europeo e Regolamento Imballaggi

Il successo di questa battaglia dimostra che il confronto e la preparazione possono portare a risultati positivi nei negoziati europei.

Il testo iniziale, ideologico e concentrato solo sul riuso, rischiava di cancellare anni di sforzi nell’economia circolare, mettendo a rischio il 30% del PIL italiano.

Sul regolamento per gli imballaggi e i rifiuti da imballaggi, l’Italia ha fatto squadra in Europa e grazie alla sinergia tra politica, industria e consumatori, ha ottenuto un compromesso sul regolamento che tutela imprese e ambiente, riaffermando la sua leadership in Europa con un approccio pragmatico e di buon senso.

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Valentina Augello
Valentina Augello
Ufficio Studi di Fratelli d'Italia.

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