La forza dello sport nel rilancio delle periferie: il modello Caivano

Proseguono i lavori della prima giornata di “Prima le idee’’, con il panel intitolato “Forza dello sport nel rilancio delle periferie: Il modello Caivano.’’ Ad introdurre l’On Michele Schiano di Visconti, con gli interventi del Ministro dello Sport Andrea Abodi e il Presidente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle Mafie, Chiara Colosimo, e Aniello Manganiello Parroco di Scampia. A moderare invece, è Saverio Montingelli, Vice-‐Capo Redattore, inviato Speciale Rai Sport Roma. 

“Oggi siamo di fronte ad una criminalità organizzata che ha varie sfaccettature e si muove in diversi modi, coinvolgendo sempre più giovani, che scelgono la scorciatoia.

Ho scelto di andare a Caivano portando la commissione Antimafia in una scuola, dove mi ha molto colpito la rassegnazione dei ragazzi. Bisogna dunque raccontare un altro modello, quello della speranza, perché non è vero che essere nati lì è un destino, ma essere un uomo libero ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi . La presenza dello Stato è l’unico modo per vincere questa sfida.” Ha detto in collegamento Chiara Colosimo. 

In un’Italia che si interroga sempre più sul tema delle periferie e della loro riqualificazione, emerge con forza il ruolo dello sport come strumento di rinascita sociale. Un esempio emblematico è rappresentato dal caso di Caivano, cittadina nella periferia nord di Napoli che, attraverso iniziative sportive mirate, sta riscrivendo il proprio futuro, puntando sullo sport come motore di inclusione e speranza.

Le periferie italiane affrontano sfide sociali ed economiche complesse: la mancanza di infrastrutture adeguate, un alto tasso di disoccupazione giovanile, il degrado urbano e spesso anche la criminalità. Caivano, come molte altre aree simili, è stata per anni sinonimo di difficoltà e di abbandono istituzionale. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie alla sinergia tra amministrazioni locali, associazioni sportive e realtà del terzo settore, ma anche allo stesso governo Meloni, sta assistendo a un cambiamento significativo che vede lo sport come leva di trasformazione.

Per vincere la sfida contro la criminalità organizzata serve uno Stato forte 

“Quando lo Stato fa lo Stato, tutto è possibile’’, ad affermarlo è il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che partendo dal titolo dell’evento, “Prima le idee’’, mette in luce come tutta l’azione politica debba  essere ispirata da idee e ideali. 

“Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni di fronte a un fatto di cronaca, ha prodotto un cambio di passo. Quello che è successo alle bambine nel 2023, è diverso solo formalmente rispetto a 12 anni prima. Fortuna e Antonio vennero lanciati dal balcone, esattamente come Graziella è stata bruciata a metà dell’anno 2000, non è cronaca e non va lasciato alla cronaca. Non può rimanere solo sdegno ha detto Meloni, che ci ha coinvolti tutti. Era il 31 agosto 2023, abbiamo avvertito un contesto sociale che si era arreso. Stava vivendo una normalizzazione, di ciò che normale non è. Passare dallo sdegno all’impegno, in tempo breve, cambiare il verso di un abbandono totale e ripristinare fiducia verso lo stato è impresa coraggiosa nella quale siamo riusciti. Il senso del dovere ha fatto questo, nella consapevolezza che come non esiste una sola Scampia, non esiste una sola Caivano. 

Se oggi 1200 adolescenti vivono e animano il luogo vuol dire che la strada è quella giusta e che abbiamo iniziato a dare risposte. Che chi è stato condannato a 8 anni dopo aver bruciato una bambina sia già fuori per buona condotta, non è normale. Il dovere delle istituzioni in questo senso è quello di essere presenti e non voltarsi mai dall’altra parte.

Modello Caivano è nato per essere replicato, se siamo riusciti in 8 mesi con commissario straordinario a fare tutto, abbiamo voluto dimostrare di essere capaci di farlo. Nella nostra famiglia politica ci si sveglia con il senso del dovere, non ci si accontenta mai perché è parte della missione, La politica è fatta anche di sentimenti.’’ Ha detto il ministro dello Sport, Andrea Abodi. 

Il progetto di rilancio di Caivano ha compreso da subito l’importanza dello sport non solo come attività fisica, ma come mezzo per educare e formare i giovani, per insegnare il rispetto delle regole e per trasmettere valori come la solidarietà, il lavoro di squadra e la resilienza. 

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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