La posizione dell’Italia tra Europa e Africa: l’importanza di una buona strategia geopolitica

Africa ed Europa: come deve schierarsi l’Italia? A questo quesito hanno risposto gli interventi dei vari ospiti del panel “Roma al centro del Mediterraneo: quale ruolo geopolitico per l’Italia”. Già dal titolo, centrale nella discussione è stato il ruolo del Mediterraneo nel contesto geopolitico italiano. Secondo Edmondo Cirielli, viceministro agli affari esteri, il Mediterraneo permette di parlare di un unico continente euro-africano in cui l’Italia deve credere e deve essere protagonista. Un mercato dal grande valore potenziale soprattutto dal punto di vista delle risorse energetiche. È importante per questo programmare un intervento in Africa, che sia diverso da quello attuato fino ad ora che, come i fatti evidenziano, ha fallito; un intervento che non sia predatorio né di stampo colonialista – stampo mai appartenuto all’Italia – ma che sia diretto a una cooperazione strategica per la crescita dei Paesi africani. È quello che si pone come obiettivo il piano Mattei, ma sarà necessario l’intervento europeo: l’Europa, come l’Occidente, dovrà per questo svegliarsi – secondo Federico Rampini, giornalista – dalla fase di “espiazione” per i peccati commessi durante il colonialismo che ora la tiene bloccata sulla questione. Un’Europa che, oltre economica, sia anche geopolitica, è quello che auspica anche il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana.

Sull’Ucraina, ha parlato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari che, facendo sue le parole del presidente del Consiglio Meloni, ha dichiarato che “l’Ucraina ha già vinto la guerra”, fermando con forza quello che sarebbe dovuto essere “il normale corso della storia”: la Russia ha perso finora ingenti risorse in termini di vite umane e di mezzi, per ottenere soltanto l’11% del territorio ucraino. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, infine, ha ricordato l’importanza di una buona diplomazia e di una buona strategia geopolitica, perché la geopolitica può veramente influenzare le sorti della nostra Nazione. “La politica – ha concluso Crosetto – è l’arte di piantare alberi di cui non si vedrà mai l’ombra”.

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