La riunione di Giorgia Meloni con il sindaco di Amatrice: il piano di rigenerazione dopo il terremoto

Il sisma del anno 2016, verificatosi tra il 23 ed il 24 Agosto, mise in ginocchio la piccola ma importante realtà urbanistica Amatrice, un comune laziale piuttosto rinomato all’interno della medesima regione. All’epoca il triste evento ha mietuto molte vittime, distruggendo abitazioni ed i monumenti locali. Ieri il Premier Giorgia Meloni ha incontrato l’attuale sindaco del piccolo comune, Giorgio Cortellesi, a Palazzo Chigi per discutere sull’importanza della rinascita e della riqualificazione del centro abitato amatriciano. Un incontro che ai più potrebbe sembrare marginale, eppure ricopre un ruolo fondamentale nel panorama nazionale, in particolar modo per la riqualificazione delle piccole realtà cittadine. Da sempre quest’ultime sono note al pubblico per la loro importanza storica e culturale: sarebbe dunque un peccato trascurarle senza inviare fondi per i restauri, soprattutto per un sito come quello di Amatrice, che ancora oggi possiede 600 cantieri in via di sviluppo nelle 69 frazioni. Quelli citati in precedenza, sono alcuni dei dati che il Primo cittadino ha consegnato ieri alla Premier. Tra le altre richieste ci sono anche dei finanziamenti per i 120 ristoranti locali, un piano energetico per quanto riguarda la distribuzione di carburante ed il potenziamento del Corpo dei Vigili urbani: attualmente esiste soltanto un agente per più di 2000 persone.

Il Presidente del Consiglio italiano deve aver deciso di prendere in considerazione queste richieste, a con buona volontà, come testimoniato anche dal Sindaco amatriciano, il quale ha ringraziato per la rapida risposta nella richiesta di un incontro e per il messaggio rivolto dal Primo ministro in occasione degli 8 anni dalla tragedia che mise in ginocchio il piccolo borgo italiano. In una nota di Palazzo Chigi, si rende noto l’impegno prioritario nella “Rinascita economica e sociale dell’Appennino centrale da parte dell’esecutivo” così come lo sono anche la presenza dei sindaci e degli enti locali per la realizzazione di questo disegno. Già nella giornata del 13 Agosto di quest’anno, il Presidente della Regione Lazio si è recato sul posto dichiarando l’importanza  dell’apertura di un nuovo “Super cantiere” e ringraziando i cittadini per la loro resistenza nel periodo buio che li ha messi a dura prova.

Valorizzare località come Amatrice nel resto della penisola italiana è fondamentale per evitare di trascurare la propria storia e l’economia del paese, poiché molti sono oggetto di visite turistiche: ne è un esempio la piccola città umbra di Assisi, nota per essere stata in passato la terra natale di San Francesco, fondatore dell’Ordine ecclesiastico e cattolico che dal suo creatore prende l’omonimo nome di Francescano. Molti di questi siti presentano caratteristiche medievali, testimonianze di un passato interessante nonché scrigni di una storia molto profonda e delle nostre più antiche radici.

Dopo molti anni, finalmente un’iniziativa capace di mettere al centro dell’attenzione i comuni minori – non in fatto d’importanza – affinché questi non vengano dimenticati assieme ai monumenti ed alle persone che li abitano. Sarebbe piuttosto importante ricostituire un valido programma antisismico nelle zone a rischio, quantomeno per preservarne l’integrità. Al momento il Governo italiano ha dato un segnale forte dopo ben 8 anni, nella speranza che ben presto si giunga verso una maggiore tutela di Amatrice e delle altre analoghe località.

Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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