Atreju è anche un’occasione per dare sfoggio della via italiana in fatto di alimentazione. Lo dicono i tanti stand presenti al Circo Massimo di cui possono usufruire gli ospiti della festa. È forte dunque l’attenzione del Governo Meloni al settore agroalimentare. È stato chiaro anche durante Atreju, con un panel dedicato al tema e intitolato “Il valore del nostro cibo. La via italiana per sostenere le eccellenze agroalimentari” a cui hanno partecipato Tommaso Battista (Presidente COPAGRI), Cristiano Fini (Presidente CIA), Maurizio Gardini (Presidente Confcooperative), Massimiliano Giansanti (Presidente Confagricoltura), Maurizio Martina (Vice Direttore Generale della FAO).
Panel aperto con le parole di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, il quale ha ringraziato il governo e il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida per l’impegno profuso nel comparto: “Grazie per il lavoro straordinario che sta facendo a livello nazionale e a livello europeo Come ministro e come governo italiano dove finalmente torniamo ad essere protagonisti su tutto ciò che ci deve appartenere in termini di sfide future”.
Prandini ha spiegato che “il valore che l’agricoltura ad oggi rappresenta nella filiera” è “straordinario. Rappresentiamo un valore complessivo di 620 miliardi, quattro milioni di occupati, il 2024 sarà l’anno storico per quanto riguarda le esportazioni, raggiungeremo il traguardo dei 70 miliardi”. Agricoltura che è fondamentale perché, “al di là di quello che viene raccontato, è il presidio della difesa delle bellezze che noi abbiamo”. E ancora perché “la nostra agricoltura si distingue rispetto a tutte le altre perché è quella con la maggior biodiversità, il maggior numero di DOP, col maggior numero di vitigni autoctoni. Sostanzialmente l’agricoltura italiana è il livello più alto che noi abbiamo per rappresentare l’Italia nel mondo”.
È seguita la consegna dei premi “alla qualità italiana” a importanti esponenti del mondo imprenditoriale e agricolo: Nicola Bertinelli (Azienda agricola Bertinelli e Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano), Dominga Cotarella (Presidente Terra Nostra), Lamberto Frescobaldi (Azienda Marchesi Frescobaldi e Presidente Unionvini), Maria Teresa Maschio (Ad e Presidente Federunacoma), Filippo Olivini (Studente dell’Istituto Giuseppe Pastori di Brescia e vincitore per l’anno scolastico 2023/2024 della Gara Nazionale dei Tecnici Agrari), Gennaro Sicolo (Presidente Italia Olivicola), Nicola Rossi (Ad Azienda Troticoltura Erede Silvio Rossi), Antonella Rizzato (Ad Grande Impero), Vannino Vannucci (Ad Vannucci Piante).
Infine, è arrivato il discorso conclusivo de titolare del MASAF, Lollobrigida: “Oggi quando si parla di agricoltura – ha detto –, si parla di innovazioni tecnologiche e anche lì l’Italia protagonista”. Un’Italia apripista, dunque, che difende “un settore che è stato considerato marginale. Per millenni è stato centrale, era una cosa ovvia per tutti che l’agricoltore fosse il custode del territorio, il custode dell’ambiente”.
“Da quando esiste il Governo Meloni – questo è un fatto, è cronaca, non è un’opinione – l’agricoltura ha ricevuto più finanziamenti di quanti ne abbia ricevuti della storia repubblicana. Sono scelte di carattere strategico, non sono contributi a pioggia, non abbiamo offerto agli agricoltori redditi di cittadinanza perché non c’è l’avrebbero perdonato. Abbiamo offerto la possibilità agli agricoltori di innovare”. Bisogna continuare a implementare i fondi per l’agricoltura per aumentare “la quantità dei loro prodotti” e diminuire “il consumo del suolo e l’impatto del lavoro agricolo sull’ambiente”.