L’ISIS ordina agli attentatori di attaccare gli stadi europei durante le partite di Champions League

L’organizzazione terroristica dell’ISIS, tramite Il proprio canale di diffusione “Al Azaim”, avrebbe inviato un messaggio a tutti i fondamentalisti islamici, chiedendo di colpire gli stadi europei, durante le partite di calcio che si terranno per la coppa europea di Champions League.

Nell’annuncio, un uomo armato e mascherato tra fiamme e sangue, mentre sullo sfondo albeggiano gli stadi di Londra, Parigi e Madrid, in cui si terranno le partite per la competizione calcistica ora in corso.

Un messaggio piuttosto raccapricciante, che allerta la comunità europea sui possibili rischi, dovuti ad un possibile attentato terroristico, il quale potrebbe trasformare un giorno di festa in una vera e propria tragedia.

L’importanza della pubblica sicurezza occidentale contro l’estremismo islamico

La strategia dell’organizzazione terroristica islamica sembra essere quasi sempre la stessa: colpire luoghi affollati per uccidere quante più persone possibili, una “guerra santa” per gli estremisti religiosi musulmani che non cessa di mietere vittime: nell’ultimo attentato al Crocus City Hall di Mosca sono morte più di un centinaio di persone, a causa dell’attacco da parte degli attentatori della cellula “ISIS-K”.

Come abbiamo avuto modo di vedere in passato, lo Stato islamico preferisce di gran lunga attaccare obiettivi europei ed occidentali, lontani dalla visione truculenta del fanatismo: l’ultimo attacco verificatosi in Europa, risale ad Ottobre 2023, proprio in Belgio, dove persero la vita due cittadini svedesi.

Due giorni fa, invece, all’aeroporto di Fiumicino, un uomo di nazionalità tagika appartenente all’ISIS, è stato arrestato all’aeroporto di Fiumicino: un campanello d’allarme non indifferente per le autorità italiane.

Di conseguenza, rafforzare la sicurezza interna dei paesi europei è ora più che mai importante, anche considerando gli scenari internazionali di conflitto, specialmente in Medio Oriente, che non tardano ad influire anche sulle preoccupazioni occidentali.

Le migrazioni clandestine sono un rischio per eventuali attentati islamici?

Considerando che a questo punto potrebbero essere presenti cellule terroristiche islamiche in più o meno tutti i paesi europei, sarebbe piuttosto facile immaginare che queste ultime siano riuscite ad edificarsi e stratificarsi anche grazie alla scarsa attenzione dei governi progressisti in merito alla questione migratoria.

Di fatto, gli scarsi controlli avvenuti prima del Governo Meloni, potrebbero aver favorito ingenuamente l’arrivo di terroristi islamici, “travestiti” da migranti economici o richiedenti asilo politico.

Ebbene, non sarebbe difficile immaginare uno scenario in cui, a causa della disattenzione governativa precedente, i fondamentalisti siano riusciti ad intrufolarsi in Italia per compiere una strage: tuttavia, grazie alle sovvenzioni dell’attuale Esecutivo conservatore, gli organi di pubblica sicurezza stanno ricominciando a funzionare, sebbene ci vorrà del tempo per ricostruire completamente gli apparati fondamentali per la difesa del paese.

L’UEFA rassicura sulle contromisure contro gli attentatori, mentre i paesi europei coinvolti si preparano tatticamente

L’UEFA, organo importante del calcio europeo, ha dichiarato di essere cosciente delle minacce subite e che le partite di calcio previste per la “Champions League”, si svolgeranno nella sicurezza e con le dovute precauzioni: nel mirino dell’ISIS ci sono Londra, Parigi e Madrid ed i rispettivi stati ubicati nelle città in cui si svolgeranno gli eventi sportivi.

Tutti i paesi coinvolti hanno immediatamente preso provvedimenti: Francia, Spagna e Gran Bretagna hanno dunque dimostrato di non aver sottovalutato affatto la situazione, soprattutto alla luce del massacro avvenuto a Mosca nelle ultime settimane.

Tenere alta la guardia e collaborare a livello europeo, per fare in modo che i jihadisti musulmani vengano preventivamente arrestati senza compiere gesti sconsiderati, potrebbe essere sicuramente una soluzione ulteriore al fine di tranquillizzare le società occidentali e rendere sicura l’atmosfera intorno alle ultime citate.

Negli anni precedenti abbiamo avuto modo di confrontarci con molti tragici scenari di terrorismo islamico in Europa, sarà dunque necessario fare di tutto per scongiurare nuove catastrofi, dimostrando di essere uniti e compatti contro la Jihad e contro chi vorrebbe imporre il proprio credo e le proprie leggi con la forza.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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