“Accusare di incoerenza Eike Schmidt sulla Loggia di Isozaki è l’ennesima conferma del mare di difficoltà in cui la sinistra fiorentina sta tentando, in modo maldestro, di stare a galla. A Firenze stiamo assistendo a modalità che ricordano il rapporto che c’è fra un padre e i suoi eredi: la candidata sindaco di centrosinistra Sara Funaro, accoglie direttamente dalla volontà di Dario Nardella, e fa sue, le pseudo battaglie che il sindaco uscente ha combattuto in dieci anni di amministrazione della città. La questione Loggia è stata l’emblema dell’inconcludenza delle decisioni politiche e amministrative a Firenze, di cui Nardella è stato il campione. Niente è stato risolto, e dove sono stati fatti interventi, il tutto è peggiorato. ‘Si fa, non si fa, forse, vedremo’, è stato il refrain dei sindaci e degli assessori competenti, che hanno ottenuto, come risultato, di non arrivare a nulla. Oggi Sara Funaro, pensa di tirar fuori dal cilindro una novità citando il tema inerente alla Loggia, ma ottiene soltanto di far capire ai cittadini che la sua candidatura per il centrosinistra rappresenta un ‘Nardella ter’. Imponendo un ritornello già ascoltato per troppi anni che, però, in realtà recita: ‘Le amministrazioni di sinistra non hanno saputo sciogliere quel nodo e tentano, ancora oggi, di incolpare chi non aveva invece competenza per farlo’.
Lo scrive, in una nota, il senatore fiorentino e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.