Meloni-Haftar: questione migratoria e stabilizzazione dell’Africa al centro dei colloqui a Palazzo Chigi

Si è svolto oggi, 4 maggio, l’incontro tra Giorgia Meloni e il comandante in capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico, il generale Khalifa Haftar.

I colloqui intercorsi a Palazzo Chigi sono durati circa due ore e hanno rappresentato una buona occasione per uno scambio su alcuni temi fondamentali di reciproco interesse, in particolare per ciò che riguarda i flussi migratori, sempre più pressanti sulle coste italiane, così come riportano anche gli ultimi dati ufficiali, con un totale di 42.405 sbarchi dal 1° gennaio fino al 4 maggio 2023. Un numero che supera di molto il dato relativo allo stesso periodo del 2022 (che era pari a 11.226) e che è sintomo di una situazione mai vista prima.

I flussi migratori sono al centro delle attenzioni sia dell’Italia che della Libia, la quale sta lavorando per proseguire il dialogo sulla sua stessa stabilizzazione e quella di tutto il Nord Africa. Un dialogo che aveva già coinvolto il nostro Paese in maniera positiva con la visita a Tripoli del Presidente del Consiglio lo scorso 28 gennaio.

L’Italia ritiene fondamentale rendere sempre più stabile, politicamente ed economicamente, non solo la Libia ma tutti i Paesi africani, con i quali l’attuale governo ha già avuto modo di comunicare per portare avanti un progetto che veda il nostro Paese e l’Africa impegnati in una cooperazione paritaria e che possa contribuire ad una crescita bilaterale.

Raggiungere la stabilità nel territorio africano significa non solo porre fini ad estenuanti e drammatici conflitti interni (come quello che si sta verificando in Sudan e che suscita particolare preoccupazione anche per l’Italia), ma significa anche risolvere definitivamente la questione migratoria, finora troppo sottovalutata e approcciata in maniera inadeguata dagli scorsi governi, ed è inoltre una opportunità per risollevare l’Europa dalla crisi energetica facendo ricorso alle ingenti risorse che si trovano sul suolo africano, che ad oggi sono troppo poco o male utilizzate.

Meloni con l’incontro di oggi ha aggiunto un ulteriore tassello per raggiungere l’obiettivo di stabilità in un Paese importante come quello libico, così da poter garantire pace e sicurezza nel Mediterraneo e tutelare gli interessi nazionali.

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La Redazione de La Voce del Patriota

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