“Quel che sta accadendo in queste ore con la Tunisia è la conseguenza di settimane nelle quali le sinistre europee hanno lavorato alacremente per boicottare l'avvio dell'accordo di cooperazione stipulato con Tunisi”. Così in una nota il capodelegazione di FdI-ECR al Parlamento europeo Carlo Fidanza e l'eurodeputato di FdI Vincenzo Sofo, componente della commissione Libe. “Era evidente infatti che fare pressione sulla Commissione europea per cambiare i termini degli accordi o organizzare missioni parlamentari a puro scopo provocatorio nei confronti del Governo tunisino avrebbe creato in quest'ultimo dubbi sulla tenuta di questo accordo di cooperazione, alimentando il nervosismo e consentendo ad altre potenze a noi concorrenti di inserirsi nei negoziati per disturbarli.
L'Europa deve capire che la stessa Tunisia è vittima di ondate migratorie che ne stanno minando la tenuta economica e sociale e dubitiamo che il popolo tunisino abbia voglia di immolarsi per l'Ue. Serve dunque a nostro avviso uno sforzo da parte dell'Ue per trovare una formula che soddisfi le necessità di entrambi gli interlocutori e rendere operativo un accordo fondamentale per la stabilità del Mediterraneo. D'altronde se oggi ci troviamo a dover negoziare la tutela della nostra sicurezza con paesi extra-europei è perché le sinistre in questi anni hanno impedito l'attuazione di una politica comunitaria di difesa delle frontiere e ora dobbiamo fare i conti con le conseguenze di questa politica scellerata”.