Migranti, Rampelli (VpC-FdI): Da Meloni coerenza con gli impegni elettorali

“Il peggioramento della situazione migratoria che coinvolge l'Italia a Lampedusa impone una mobilitazione di tutte le istituzioni europee e internazionali, compresa l'Onu di cui chiedemmo l'intervento ai tempi di Mare Nostrum. Il messaggio del presidente del Consiglio e la lettera inviata alla presidente Von der Leyen sono il segnale di una chiamata alla responsabilità dell'UE e degli Stati membri. Se non si armonizzano le politiche migratorie degli Stati nazionali con quelle decise a livello centrale sarà sempre l'Italia a pagare il tributo più grande e più doloroso. È triste leggere che mentre noi ci troviamo a fronteggiare l'arrivo di flussi legati a una vera e propria tratta di esseri umani, gli Stati nazionali mobilitano i propri ministeri dell'interno per prepararsi a gestire a casa propria le conseguenze degli arrivi a Lampedusa. Almeno loro possono godere del privilegio della programmazione per difendere il loro spazio nazionale. È evidente che proseguire così significherebbe avvalorare la tesi dell'Ue gigante dai piedi d'argilla, mentre il governo italiano sta lavorando a un'Europa forte e autorevole che sia capace di affrontare le grandi criticità che l'affliggono. Infine, sfido chiunque a trovare contraddizioni di sostanza tra ciò che disse sui flussi migratori ai tempi dell'opposizione e quello che dice e sta costruendo oggi da presidente del Consiglio. Coerenza assoluta nel rispetto di legalità e legittimità”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.

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