Nelle concitate, disperate, ore di ieri sera, mentre Notre Dame de Paris bruciava, eventi carichi di simbolismo avevano luogo. Sui canali social dei media arabi, fanatici islamici gioiscono ed esultano per il rogo. I media nostrani invece raccontano fin dai primi minuti di una distruzione totale e inevitabile, senza farsi nemmeno qualche domanda su come fosse possibile che la Cattedrale più importante di Francia, monumento millenario, potesse andare in fumo così, per un semplice “incidente”.
Eppure anche noi, dalle colonne di questo giornale, avevamo lanciato l’allarme sul pericolo che corrono le chiese e i cristiani in Francia. Tuttavia, per le strade di Parigi, ieri, è accaduto un fatto nuovo, anzi antico, ma oramai dimenticato. Un evento simbolicamente e spiritualmente potente. Le persone, i giovani in testa, hanno iniziato a pregare, intonando l’Ave Maria all’esterno della Cattedrale. Mentre il fuoco funereo, tentava di distruggere il simbolo della nostra civiltà millenaria, ecco la speranza del popolo accendersi e ardere con gran fiamma.
Poco dopo i pompieri hanno annunciato che la Chiesa era strutturalmente salva.
La Pietra è più forte del Fuoco. Per i Popoli d’Europa che hanno Fede la speranza divampa.