“Nelle ore immediatamente successive la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi avevo sottolineato come, oltre alla sacrosanta indignazione di fronte alla profanazione de “L’ultima cena”, ciò che più strideva con lo spirito olimpico era il ‘transgenderismo’ elevato a modello in ogni sua forma”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza.
“Un’esaltazione ideologica di quella che invece è, nella migliore delle ipotesi, una questione a dir poco problematica e, nella peggiore, una vera e propria piaga per lo sport femminile. Come sempre, la realtà si dimostra più forte di ogni ideologia. L’ideologia è quella della cerimonia inaugurale, la realtà è la vergognosa vicenda del pugile algerino transgender Imane Khelif che domani scaricherà la sua potenza maschile contro la nostra combattiva Anna Carini. Una realtà che ogni persona di buon senso non può che vedere con i propri occhi e condannare, perché contraria ai principi di pari opportunità e lealtà sportiva”.