“Questo dibattito sui diritti umani in Qatar arriva con 12 anni di ritardo. Affrontarlo oggi, che il campionato mondiale di calcio è già iniziato, suona ipocrita”. Così in una nota l’eurodeputato di FdI- Ecr Nicola Procaccini intervenendo in Plenaria a Strasburgo. “Ciò di cui non si discuterà, purtroppo, è il motivo che spinge Doha ad investire le sue grandi risorse economiche per ospitare il più popolare evento sportivo del Pianeta. I soldi sono il mezzo, non sono il fine. In questi 12 anni le squadre delle principali capitali d’Europa sono state tutte controllate o sponsorizzate da Emirati Arabi e Qatar: Lisbona, Londra, Parigi, Monaco, Manchester, Barcellona, Madrid, Roma, Milano.
La verità è che non esiste un soft power più efficace del calcio per diffondere la cultura islamica nel mondo. Ora è tardi per piangere sulla violazione dei diritti umani. Noi europei abbiamo messo in vendita il nostro modo di vivere e qualcuno l’ha comprato. Ma siamo diventati più poveri”.