“Il mancato raggiungimento del quorum nei referendum segna, senza alcun dubbio, una vera e propria Caporetto per le opposizioni. Dopo settimane di mobilitazione, dichiarazioni altisonanti e appelli ideologici, la sinistra e i suoi alleati si ritrovano con un fallimento politico su tutta la linea. I cittadini italiani hanno scelto consapevolmente di non prestarsi a un’operazione strumentale, pensata più per creare tensione istituzionale e alimentare la propaganda anti-governativa che per affrontare davvero i temi proposti. Il tentativo delle opposizioni di trasformare il referendum in un plebiscito contro l’esecutivo si è infranto contro la maturità e il discernimento del corpo elettorale. È emblematico che proprio chi, per anni, ha fatto della partecipazione popolare un totem ideologico, oggi debba fare i conti con un’astensione di massa che suona come un giudizio politico severo. Il Paese ha voltato le spalle a una sinistra autoreferenziale, incapace oramai di parlare ai bisogni reali della popolazione. Il centrodestra, al contrario, ha mantenuto una linea di sobrietà e rispetto per le prerogative dei cittadini, evitando ogni forma di strumentalizzazione. Questo atteggiamento è stato premiato: la nostra visione, fondata sulla concretezza e sul buonsenso, si conferma in sintonia con il sentimento profondo del Paese. Il risultato di questi referendum non è solo tecnico: è un segnale politico forte. Le opposizioni dovrebbero prenderne atto e riflettere sul perché, anche quando provano a dettare l’agenda, vengono sistematicamente smentite dal popolo”.
Lo dichiara in una nota Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e Questore della Camera.