“Sulle riforme il governo ha mostrato la naturale vocazione a modernizzare il Paese. Premierato, autonomia, riforma della giustizia, sono tante le misure in cantiere per dare finalmente una svolta alla nostra Nazionale rendendola più competitiva. Per uscire dall’immobilismo che da decenni la attanaglia bisogna avere visione ma anche coraggio, o semplicemente coerenza perché è con questo programma che ci siamo presentati agli elettori ed è con la realizzazione di questo programma che vogliamo al termine dei cinque anni di governo presentarci per essere giudicati. Gli Italiani saranno chiamati a decidere se preferivano stare con chi voleva mantenere lo status quo o con chi vuole fare decollare l’Italia. E la patente di donna più potente d’Europa assegnata da “Politico”, l’autorevole rivista americana che squadra la politica internazionale, dà la misura della credibilità e della leadership ottenuta dall’Italia. Si rassegnino i corvi: è stato semplicemente riconosciuto il ruolo dell’Italia come Paese cofondatore dell’Europa, seconda manifattura d’Europa e terza economia del continente. Tutto si tiene: e le riforme nazionali su cui abbiamo investito e che hanno ‘gioiosamente travolto’ la commissione di cui sono capogruppo e le aule parlamentari sono l’espressione più alta dello spirito del fare di questo governo”.
Lo ha detto alla Festa di Atreju Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari Costituzionali alla Camera, a margine del panel “La via italiana per le riforme – Dall’autonomia al premierato, una Nazione più vicina ai cittadini”.