Rizzetto (FdI): no a ricostruzioni falsate sulla tragedia immane delle foibe

“In vista del giorno del ricordo dei martiri delle foibe, che si terrà il 10 febbraio, continuo a leggere dichiarazioni divisive e una ricostruzione storica falsata, proveniente in modo particolare da parte di qualche Associazione. A questo si aggiungono notizie di episodi alquanto spiacevoli che stanno accadendo in diverse città italiane.

Uno degli ultimi episodi si è verificato la scorsa settimana a Reggio Calabria dove è stata danneggiata la targa in plexiglas che, da circa 20 anni, ricorda Norma Cossetto. Voglio ricordare che Norma era una studentessa di 23 anni, istriana, torturata, violentata e gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani dai partigiani comunisti jugoslavi per la sola colpa di essere italiana. Il vile e orrendo gesto di distruggere la targa che porta il nome di Norma Cossetto, simbolo degli italiani infoibati ed esempio emblematico di quello che le donne subirono in quel periodo, offende le coscienze di tutti, va contro l’Italia in quanto Nazione.

Questi episodi “sporcano” la nostra storia, non celebrano in modo degno la tragedia immane delle foibe.

La storia degli italiani di Istria-Fiume-Dalmazia vittime degli orrori del maresciallo Tito non deve essere raccontata a pezzi, né manipolata, né, peggio ancora, nascosta.

I nostri giovani e le future generazioni devono sapere quanto accadde, prima nel settembre-ottobre 1943, poi tra il maggio e il giugno 1945 e anche molto dopo la fine della guerra, a quelle migliaia di italiani che furono ferocemente uccisi dai partigiani di Tito e gettati nelle foibe o annegati nel mare Adriatico e agli altri che furono invece obbligati a lasciare la loro terra e deportati nei campi di concentramento sloveni e croati”.

Lo afferma in una nota l’On. Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro della Camera e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Friuli Venezia Giulia.

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