Sanità, FdI: “La Regione come pensa di risolvere la grave carenza di radiologi nell’Asl Nord Ovest? Sei mesi per una risonanza sono inaccettabili!”

Intervento di Fantozzi, Guidi e Amorese dopo la segnalazione di un cittadino e la constatazione che le agende della risonanza magnetica a Massa sono bloccate da tempo perché non ci sono disponibilità. “Anziani e malati non possono essere costretti a percorrere centinaia di chilometri per un semplice controllo radiologico”

“La Regione come pensa di risolvere la grave carenza di radiologi nell’Asl Nord Ovest? Le agende della risonanza magnetica sono bloccate da tempo perché non ci sono disponibilità, mancano i radiologi e i pochi medici disponibili devono garantire gli esami ai pazienti ricoverati e a quelli che accedono in urgenza al Pronto soccorso. Per cui si fissano appuntamenti a distanza di 6 mesi e persino fuori dalla provincia di Massa Carrara, è chiaramente inaccettabile!” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, il coordinatore provinciale di FdI, Marco Guidi, ed il capogruppo in Comune a Massa, Alessandro Amorese.

“Nonostante ci siano 4 ospedali nella provincia di Massa Carrara le visite vengono dirottate anche fuori provincia perché non c’è disponibilità di radiologi nell’Asl Toscana Nord Ovest. Asl e Regione assumano nuovo personale e garantiscano ai cittadini risposte adeguate sul proprio territorio di residenza. Sul territorio di competenza dell’Asl mancano 47 radiologi. Pochi medici a gestire una mole di lavoro enorme. I professionisti andati in pensione negli ultimi quattro anni non sono stati sostituiti, e certamente pesano molto anche le poche borse di studio disponibili per gli specializzandi: ogni anno si specializzano in radiologia, nella zona dell’Asl Toscana Nord Ovest, 7 medici a fronte di 12 che escono dal mondo del lavoro. Un gap che rende il mercato povero di specialisti in radiologia, il disservizio ricade sulle spalle dei radiologi in servizio, costretti a turni massacranti, e sui cittadini che sono costretti ad attendere mesi per una controllo. In alternativa devono mettere mano al portafoglio e rivolgersi alla sanità privata” sottolineano Fantozzi, Guidi e Amorese.

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