“Domani a Fagarè della Battaglia, con Giorgia Meloni, il popolo di Fratelli d’Italia lancerà un messaggio forte e chiaro di ricostruzione per l’Europa, l’Italia e il Nordest. Anche per questo sono felice della presenza dell’amica Elena Donazzan, donna di politica e di Istituzioni, che sui temi dell’orgoglio nazionale e veneto ha fondato la sua azione quotidiana. Con Giorgia ed Elena il mondo veneto del centrodestra può ripartire e rifondare le proprie basi, a partire dai temi dell’impresa e della famiglia”.
A dirlo è l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Remo Sernagiotto alla vigilia della manifestazione presso il Sacrario di Fagarè della Battaglia (Treviso), simbolo della Resistenza sul Piave.
“Con le elezioni di domenica, il popolo di centrodestra in Veneto può finalmente avere un’alternativa seria e credibile alla Lega – succube a Roma dell’alleanza con i grillini – e a Forza Italia, partito che con l’abbraccio mortale all’Svp ha smarrito definitivamente la propria strada”, afferma Sernagiotto.
“L’Europa può e deve fare molto per i veneti e il Nordest, promuovendo e finanziando infrastrutture e corridoi tecnologici, rilanciando la mobilità dei giovani e il diritto all’istruzione. Allo stesso tempo, sta agli italiani rivendicare la loro sovranità in materia di sicurezza e controllo dell’immigrazione. L’alleanza franco-tedesca fa male all’Europa e fa male soprattutto alle imprese del Nordest”.
“Con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, il popolo di centrodestra veneto ed Elena Donazzan, si lancerà un messaggio forte e chiaro: l’Europa può e deve cambiare e lo farà partendo dal cuore produttivo d’Italia. La scelta di Fagarè e del Piave, infine, ci dice come certi valori – la Patria, la famiglia e le nostre radici cristiane – non siano negoziabili”, la conclusione di Sernagiotto.