Sinistra in piazza contro il ddl Sicurezza: sempre dalla parte sbagliata

Ci saranno Amnesty International e l’Anpi, Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, passando per Arci e Cgil. Associazioni, partiti, sindacati, singole personalità come una delegazione di attori. Tutti in piazza, domani sabato 14 dicembre, a piazza del Verano a Roma, per protestare contro il ddl Sicurezza. Tanto vituperato, tanto odiato dalla sinistra perché considerato contenente norme da regime, rinominato addirittura “ddl paura” nella classica narrazione della destra autoritaria. In realtà si tratta di un testo molto semplice, che tenta di riportare il buon senso che è venuto a mancare nelle strade delle nostre città negli ultimi anni. Le strette interessano i fenomeni più odiosi dei nostri tempi: dal blocco non autorizzato del traffico per le proteste degli eco-attivisti ai danneggiamenti di monumenti e oggetti d’interesse sempre in segno di protesta; dalle borseggiatrici delle metropolitane che riescono a farla franca quando vengono beccate e ritornano in libertà a svolgere il loro “mestiere” come se nulla fosse successo, fino alle occupazioni abusive delle abitazioni. “Non ci arrendiamo al Paese dove la destra italiana ci vorrebbe far svegliare, dove le libertà individuali e collettive sono davvero a rischio” hanno fatto sapere gli attori. Ma ad essere a rischio, in realtà, ci sono soltanto abusivi e chi crede di farsi beffe delle leggi creando danni enormi alla collettività. Tra le norme maggiormente contestate c’è infatti il nuovo reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui” che permette anche la procedura d’urgenza per la restituzione ai legittimi proprietari. È stata inserita la norma contro i blocchi stradali, che potranno essere puniti anche con la reclusione. E ancora, una risposta alle proteste negli istituiti penitenziari e nei Centri di permanenza e rimpatrio atte a ostacolare l’esecuzione degli ordini impartiti. Insomma, un insieme di norme finalizzate a risolvere le questioni tra le più odiose per la società e per i cittadini, che soffrono scorrettezze crescenti e illegalità diffusa. E la sinistra, ovviamente, ha saputo scegliere da che parte stare.

Si schierano contro il volere degli italiani

A far irritare la sinistra in misura maggiore forse è il fatto che attraverso il ddl Sicurezza verranno bloccati tutti quei fenomeni che la sinistra stessa sembra irresponsabilmente appoggiare: le occupazioni abusive, quelle giustificate da Ilaria Salis; i danni degli eco-vandali protetti dai vari ambientalisti e dai Verdi di Angelo Bonelli; le aggressioni a pubblico ufficiale che dalle università ai cortei non autorizzati gli agenti hanno dovuto subire da parte di studenti politicizzati, collettivi e centri sociali, ampiamente minimizzati poi anche da Elly Schlein. Si scende in piazza, dunque, al fianco dell’illegalità con l’alibi di fondo del “rispetto dei diritti umani”. Ma liberare una casa occupata abusivamente o vietare le droghe leggere (altro contenuto del disegno di legge e ampiamente contestato dalla sinistra) non sembrano costituire una lesione di diritti fondamentali. Tutt’al più, occupare una casa, talvolta anche un alloggio popolare (come è stato accusato, senza mai una convincente smentita, a Ilaria Salis) nel nome del diritto all’abitazione sembra invece proibire a una persona, proprietaria di casa, di usufruire della sua stessa abitazione. Un controsenso a cui solo la sinistra poteva arrivare. Scenderanno in piazza, dunque, si mobiliteranno accedendo di nuovo gli animi con il falso mito del ritorno al regime. Andando contro a quello che gli italiani hanno chiesto in modo chiaro dietro le urne: semplicemente più sicurezza nelle strade delle loro città, più sicurezza all’interno delle loro abitazioni. Insomma, sanno schierarsi sempre dalla parte sbagliata.

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