Oltre l’80 per cento degli italiani ritiene che sia priorità di ogni governo avere Forze Armate efficienti e affidabili; due su tre pensano che la nostra condotta nelle missioni estere, ci renda sempre più un Paese affidabile agli occhi del mondo; quattro italiani su cinque considerano l’importanza dell’industria militare come impulso economico e occasione di lavoro; due terzi degli italiani vede, tramite il ripristino di una moderna leva su base regionale, la possibilità di un ausilio alle Forze dell’Ordine e alla Protezione Civile.
E’ il risultato del sondaggio a cura del Centro Studi “Analisi Politica” dal nome “Forze Armate e Pubblica Opinione – 2018”, e presentato nel corso di una conferenza stampa al Senato dai senatori di FdI, Luca Ciriani, Isabella Rauti, Ignazio La Russa e dal deputato Salvatore Deidda. Ne esce un quadro a tratti inatteso, dopo decenni di antimilitarismo della sinistra, dove emerge un clima di opinione molto positivo dei cittadini nei confronti delle Forze Armate. “La nostra vicinanza storica alle Forze Armate è una costante” spiega il capogruppo di FdI in Senato, Luca Ciriani, “per questo chiediamo al governo, al di là degli slogan, di essere chiaro su due cose: quale sarà il futuro delle Forze Armate? E che cosa intenda fare riguardo la leva obbligatoria, di cui ultimamente si parla con insistenza? Intanto, l’unica cosa chiara è che servono finanziamenti certi” conclude il Senatore.
Finanziamenti che “l’opinione pubblica non considera sprecati“, come precisa Salvatore Deidda, capogruppo della Commissione Difesa alla Camera di FdI. “Mi sembra chiaro da questo sondaggio. E’ necessaria quindi una maggior volontà politica per riportare dignità a questo settore dopo anni di tagli e sacrifici. Noi di Fdi abbiamo presentato varie proposte di legge su questo tema, alcune delle quali intervengono proprio sui problemi contrattuali del settore. I nostri Militari hanno bisogno di condizioni ottimali per svolgere in maniera adeguata il loro lavoro“.
Argomento, quello della necessità di maggiori investimenti nel settore militare, affrontato anche dal vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, che ricordando il suo operato come ministro della Difesa, sottolinea: “La stella polare che ha guidato il mio operato come ministro è stato di riportare in alto l’importanza e il prestigio delle Forze Armate, per troppo tempo svilito. Per ottenere questo è stato importante ricreare le condizioni idonee a far funzionare l’Esercito, garantendo la fornitura di equipaggiamenti di primo livello e aumentando le risorse destinate alla spesa militare“. Su un tema, però, La Russa vuole essere chiaro: “La leva obbligatoria non può essere considerata più attuabile, perchè l’Esercito oggi richiede alta professionalità“.
Si va delineando, quindi, un Esercito ben diverso da quello che cento anni fa vinse la sfida contro gli Imperi Centrali, ma che rimane comunque nei cuori di tutti gli italiani. “Non si tratta soltanto di suggestione patriottica, precisa la senatrice Rauti, ufficiale dell’Esercito Italiano Riserva Selezionata, e Capogruppo per FDI della Commissione Difesa a Palazzo Madama, ma le Forze Armate rappresentano in maniera autentica l’attaccamento al Paese e la difesa dell’interesse nazionale. Come rileva il sondaggio oggi c’è la richiesta di un impegno che superi il concetto strettamente militare al quale siamo abituati a pensare. La necessità di un sovranismo militare, che deve essere accompagnato da un sovranismo politico e da un altro elemento imprescindibile, a lungo minacciato ma del quale dobbiamo assolutamente riappropriarci: l’Orgoglio Nazionale“.