“I bonus edilizi come concepiti sono stati un duro colpo per gli italiani, sferrato dal Movimento 5 Stelle con l’attiva partecipazione del Partito Democratico, i quali si vantano di un loro provvedimento che avrebbe aumentato sensibilmente il Pil. Nulla di più infondato: nel 2021 sul 6,7% ha inciso dello 0,24%, nel 2022 sul 3,7% ha inciso dello 0,68% e nel 2023 su 0,7% lo 0,23%, dati dell’Agenzia delle Entrate che nel rapporto 6.1 sui bonus edilizi aveva chiarito l’impatto sul Pil delle misure giallorosse. Altra fake che il milione di posti di lavoro siano stati generati dai bonus. Dopo la pandemia c’è stata una ripresa generale dell’economia e di tutte le attività economiche e che soltanto il Superbonus abbia assorbito un milione di posti di lavoro in più non è credibile. Altra bufala raccontata sarebbe il taglio di un milione di tonnellate di Co2. Anche qua intervenne il rapporto ambientale della Banca d’Italia a smentire: l’impatto di Co2 riferito al Superbonus è stato appena dello 0,5%. L’ultima perla è arrivata in questi giorni dalla relazione semestrale della Corte dei conti con una analisi costi-benefici sulla base dei dati parziali forniti da Enea: i magistrati contabili hanno stimato un tempo di ritorno dell’investimento del Superbonus in 35 anni fissando l’asticella al 2057. Un grande successo di macro-economia dei giallorossi che negli ultimi giorni sono saliti sul piedistallo per lanciare proposte alternative alla legge di bilancio del governo Meloni. Proprio loro che hanno ipotecato le manovre fiscali per i prossimi dieci anni con un provvedimento sciagurato a beneficio soltanto del 4% degli italiani”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile del dipartimento Imprese e Mondi Produttivi di Fratelli d’Italia.