“L'attacco terroristico di Hamas contro Israele ha già provocato decine di morti civili e militari israeliani, mentre sarebbero numerosi i feriti e i rapiti dai terroristi di cui non si conosce la sorte. Il Presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas non ha in alcun modo condannato il gravissimo attacco terroristico e ha anzi ribadito il “diritto del popolo palestinese a difendersi” rovesciando così, come sempre, tutte le responsabilità contro chi subisce da decenni l'ininterrotto terrorismo palestinese che si conferma ancora oggi con l'acquiescenza e comprovati precedenti di diretto ed esteso sostegno. Si tratta di un attacco evidentemente pianificato da tempo con la complicità di Stati terroristici, organizzazioni e loro “proxies” che forniscono supporto in termini di denaro, armi, assistenza logistica e formazione, tra cui, oltre a Hamas, Jihad Islamica, Hezbollah e Pasdaran iraniani (Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica – IRGC). Israele è un Paese retto dallo Stato di Diritto e per questo costretto a difendersi e difendere i diritti di tutti i cittadini fin dalla sua creazione. Alla luce dei tragici eventi di oggi, è tempo che tutti coloro che rassicurano Gerusalemme della loro amicizia e del loro sostegno, facciano sul serio. Non è sufficiente denunciare e condannare gli autori dell'aggressione odierna: è necessario sanzionare i responsabili che perseguono apertamente il preciso obiettivo di distruggere Israele. Un obiettivo che si configura come crimine di genocidio secondo la Convenzione delle Nazioni Unite per la Prevenzione e la Repressione del Delitto di Genocidio. Prima di tutto occorre inserire IRGC e Hezbollah nell'elenco delle organizzazioni terroristiche per soffocare finanziariamente i due principali attori non statali responsabili delle violenze in Israele e in altre parti del Medio Oriente. Inoltre, è necessario espellere l'Iran dagli organi onusiani sulla promozione dei diritti umani per impedire a Teheran di continuare nella sua opera di sabotaggio”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Giulio Terzi, presidente della commissione Politiche dell'Unione europea.