“Il direttore de “Il Foglio”, Cerasa, risponde ad una mia breve e garbata lettera volta a correggere quanto riportato sullo stesso giornale in modo quantomeno disinformato, ma pur sempre sostanzialmente errato circa la consolidata posizione di FdI in materia di rete unica Tlc. Lo ha fatto con falsa ironia e sincera supponenza, processando intenzioni che non conosce e che non rispondono allo stato dei fatti e delle opinioni. Definisce quello pensato da FdI come modello delle Tlc una sorta di “modello Maduro”. E’ chiaramente un grave insulto che come tale ignoriamo, ma ci consola sapere che il modello di rete unica, pubblica e wholesale only, pensato e promosso da FdI negli ultimi due anni, sia stato adottato quasi interamente, dai player di mercato e dal governo. “Quasi interamente” perché FdI non intende regalare denaro pubblico, di CDP o del Pnrr ad azionisti stranieri e su questo darà battaglia. Nemmeno il citato Maduro arriverebbe a sostenere la linea di Cerasa e cioè regalare 20 o 30 miliardi di euro (queste sono le cifre che girano) a soggetti stranieri. Una domanda che invece mi viene da porre al direttore de Il Foglio è se per lui, attento osservatore delle dinamiche italiane, sia normale che CDP spenda decine di miliardi per acquistare la rete di Tim con una statalizzazione dell’infrastruttura fuori mercato e fuori dal tempo che, (questa si) risponde palesemente ad un approccio del tutto simile a quello che Cerasa stesso chiama modello Maduro. FdI prosegue sulla strada intrapresa della coerenza, della competenza e della difesa degli interessi nazionali, peraltro premiata dai fatti, valorizzando e controllando asset e infrastrutture strategiche, ma evitando di ingrassare il PIL di altri Paesi e gli azionisti stranieri. Ora sappiamo da che parte sta “Il Foglio”, non senza notare che, considerando i lauti sostegni di denaro pubblico erogati dallo Stato al giornale di Cerasa (che dovrebbe pur essere un soggetto di mercato) spiega il perché egli conosca bene il modello Maduro”.
Lo dichiara Alessio Butti, deputato e responsabile Tlc di Fratelli d’Italia.
