Tommaso Foti subentra a Fitto: il governo dimostra ancora celerità ed efficienza

A poche ore dall’inizio del mandato di Fitto in Ue, il Governo Meloni ha già scelto il sostituto. Segnale indiscusso di coesione e di competenza, smentiti i gufi

La notizia è arrivata durante la mattina, non smentita ma anzi confermata dai fatti: Tommaso Foti ha giurato come nuovo ministro per gli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr. Il deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, insomma, succede a Raffaele Fitto in tutte le sue deleghe. Proprio oggi, l’ex ministro ha iniziato il suo mandato da vicepresidente esecutivo della Commissione europea. E in tempi celerissimi è arrivata la conferma del suo sostituto. Segno inequivocabile che, al di là di possibili, e anzi salutari, differenze di vedute, il Governo sa prendere decisioni univoche, e sa prenderle in modo molto diretto e deciso. Il buon lavoro svolto da Fitto in fatto di utilizzo delle risorse europee, Pnrr e Fondi Sviluppo e Coesione, che hanno rilanciato il Sud, non poteva restare senza una guida e subito è stato trovato un degno sostituto.

La vicenda ricorda, senza dubbio, quanto già successo dopo l’estate con le dimissioni dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: in tempi record, infatti, il Governo Meloni trovò l’accordo giusto per sostituirlo con Alessandro Giuli. Anche in quel caso, l’unità del centrodestra e la celerità della nomina avevano dato prova di quanto efficiente fosse il governo a non perdersi, in quel caso, dietro questioni di gossip che la sinistra tentava di cavalcare per indebolirlo: l’esecutivo si mostrò subito forte, riuscendo a trovare il nome giusto e non mostrando esitazioni.

Foti continuerà l’ottimo lavoro di Fitto

Lo stesso è accaduto ora: i giornali progressisti avevano tentato, in qualche modo, di farneticare sul sostituto di Fitto, spiegando che il centrodestra sarebbe stato a corto di persone capaci di subentrargli. Invece, con la stessa celerità della scorsa volta, il Governo Meloni è riuscito a smontare le tesi avversarie, dando dimostrazioni, in un sol colpo, della salute che vive la coalizione del centrodestra, dell’unità di intenti della maggioranza, della facilità e della velocità con cui vengono prese certe decisioni. Infine, ha dato dimostrazione che la classe dirigente c’è eccome: Raffaele Fitto rappresenterà al meglio anche le istanze italiane all’interno della Commissione europea, continuerà a svolgere al meglio il lavoro già compiuto in Italia. Le deleghe ottenute in Europa, Riforme e Coesione, sono d’altronde le stesse di cui beneficiava da ministro. Forte anche del fatto che ora, con il nuovo ministro Foti, il prosieguo delle attività e la spinta verso altri obiettivi continueranno allo stesso modo con costanza e determinazione. Ne è certa anche là premier, Giorgia Meloni: descrive Foti come “un militante, appassionato e coerente, che ha dedicato fin da giovanissimo la sua vita al servizio della sua comunità e della Nazione” e si dice certa che “saprà lavorare con la sua stessa determinazione e la sua stessa meticolosità. Per il bene dell’Italia e degli italiani”.

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