“Noi conservatori crediamo nel libero mercato che favorisce allo stesso tempo i consumatori e i produttori, quelli più capaci e con più talento. Ma dobbiamo ammettere che la politica dei dazi è stata ed è anche una politica europea, che non si è rivolta solo verso chi viola ogni giorno le regole di mercato come la Cina, ma anche nei confronti di alleati preziosi come i cittadini americani. Il caso più eclatante è quello delle automobili. Fino a poche settimane fa gli Stati Uniti ponevano un dazio del 2,5 per cento sulle auto europee. l’Unione Europea poneva un dazio del 10% sulle auto americane”
Lo ha affermato l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, co-presidente dei conservatori al Parlamento europeo, intervenendo oggi alla plenaria di Strasburgo.
“Da qui bisogna partire per un accordo con gli Stati Uniti di libero scambio, con zero dazi da ambo le parti. È ciò di cui ha discusso Meloni con Trump a Washington, dentro un quadro politico generale in cui va preservata l’unità dell’Occidente. Il riequilibrio della bilancia commerciale con gli USA non è solo un fatto economico, è anche politico. Lo scandalo del gas liquido dalla Russia è emblematico di una certa ipocrisia europea, e soltanto oggi il Commissario Jorgensen sembra intenzionato ad occuparsene. Sapete quali sono i governi che più hanno arricchito Putin negli ultimi anni, con l’acquisto di Gnl? Beh, non è l’Ungheria né la Slovacchia, ma la Francia di Macron: con un incremento dell’81% tra il 2024 e il 2023 e la Spagna Green di Sanchez che ha nella Russia il suo maggiore fornitore di gas. Ecco un’altra cosa giusta da fare: rimuovere i dazi che l’UE ha inflitto a se stessa con il Green deal. Questa è la strada giusta da percorrere, non certo quella che va verso regimi comunisti illiberali come la Cina o la Corea del Nord”, ha concluso Procaccini.
