Dopo il voto delle europee e la conseguente riconferma della forza del centrodestra e della fiducia data dagli elettori italiani, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha ottenuto uno straordinario risultato, che ha portato il partito di Fdi a sfiorare il 29%, ora si concentra sulle trattative per ridefinire gli assetti in Europa.
“E’ tornato il bipolarismo”, afferma la premier soddisfatta dalle preferenze ottenute, che le permetteranno di presentarsi al G7 “con il governo più forte di tutti in Europa.”, un test quello di candidarsi simbolicamente alle elezioni europee, che ha portato il risultato sperato, confermando ancora una volta, la lungimiranza e la coerenza di un governo ripagato per non aver tradito i suoi elettori. Un risultato importante, che conferma un quadro di stabilità all’interno del quale la forza di Fratelli d’Italia, sarà ancora più dominante, al contrario di ciò che speravano le opposizioni, la luna di miele del partito con gli elettori, non è ancora finita.
“Io non ho mai temuto, francamente, che potessero davvero esserci delle scosse” per il governo, assicura Meloni ospite di Bruno Vespa.
“Sicuramente, però, è un risultato che racconta una cosa che io dico da molto tempo e cioè che il centrodestra può crescere valorizzando le sue specificità, che si può crescere tutti insieme”. aggiunge la premier, riferendosi alla solida sinergia, creata con gli alleati Salvini e Tajani.
I voti parlano chiaro, la sinistra in Europa conterà sempre di meno, e l’Italia, guidata dalla Meloni, conterà sempre di più. Una vittoria da due milioni e mezzo di preferenze, che riempiono la leader di “responsabilità”, oltre che di soddisfazione e che farà pesare al tavolo del Consiglio europeo e che le consentirà di avere un ruolo chiave nella formazione del prossimo parlamento europeo. L’uscente presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen Del Partito popolare europeo (Ppe), ha bisogno di Meloni per ottenere una maggioranza. Anche Marine Le Pen del Fronte nazionale francese chiederà l’aiuto della leader italiana per riunire i gruppi di destra, attualmente divisi tra Identità e democrazia (Id)di Le Pen e i Conservatori e riformisti europei (Ecr), proprio di Meloni, che non eslude accordi futuri, riconoscendo ‘’ il risultato importante’’, ottenuto.
Ursula Von der Leyen si o no? Questo invece è il dilemma più grande, su cui però Meloni, ancora non si sbilancia. Il nome del futuro leader che guiderà l’Unione Europa sarà fatto in Consiglio, dai leader dei 27 paesi membri e l’indicazione attualmente spetta al Ppe, il partito più votato. Una volta formalizzata la proposta, ‘’la valuteremo’’, ha detto Meloni.
Nel frattempo la Von der Leyen tiene la porta aperta, e Giorgia Meloni è pronta a giocare attivamente la sua partita sulla nomina delle cariche di vertice. “L’Italia sarà protagonista, non più spettatrice.’’ “Un’Italia può essere un’ancora di salvezza, in un caos di incertezza.” , aggiunge ancora. Una scossa di cui l’Europa aveva bisogno, per far valere finalmente l’Italia in modo totalmente diverso rispetto al passato.
“Un paese che va in perfetta controtendenza , rispetto a Francia e Germania, dove i partiti di governo sono tutti penalizzati”, sottolinea il Presidente del Consiglio, ospite in trasmissione a Cinque minuti da Vespa. L’enorme lavoro svolto a Palazzo Chigi ha portato i suoi frutti, il lavoro è stato riconosciuto e il governo ne esce rafforzato, quindi nonostante i gufi, piaccia o meno, è destinato a durare 5 anni.