“La violenza di genere rappresenta una piaga persistente della nostra società. Un fenomeno che non solo minaccia l’incolumità fisica e psicologica delle donne, ma mina le fondamenta stesse della nostra convivenza civile. In questo contesto, le donne con disabilità vivono una doppia discriminazione”. Così il senatore Antonio Guidi in occasione della Giornata mondiale contro la violenza di genere. “Le donne con disabilità – precisa l’ex ministro alla Famiglia – sono spesso invisibili nelle statistiche e doppiamente penalizzate. Senza considerare l’autocensura e la percezione di se stesse come difettose e di serie B che generano paura di non essere credute e tutelate. Le barriere fisiche, culturali ed economiche le rendono più vulnerabili e meno in grado di accedere ai servizi di protezione, ai centri antiviolenza e alle reti di sostegno. Inoltre, la dipendenza da chi le assiste può diventare un’arma di ricatto, amplificando il rischio di abusi. Dobbiamo affrontare questo allarme nell’allarme con un impegno concreto: garantire l’accessibilità universale ai centri antiviolenza, promuovere una formazione specifica degli operatori e sensibilizzare l’opinione pubblica affinché nessuna donna venga lasciata sola”, conclude.
