Senza più alcuna ombra di dubbio Giorgia Meloni si conferma essere, giusto per fare qualche esempio: la figura più interessante d’Europa (TIME); la donna più influente del mondo (Forbes); la donna più potente d’Europa (Politico).
Ecco, dunque, 10 motivi per cui secondo noi della Voce del Patriota oggi il premier italiano è la vera e indiscussa guida d’Europa:
- Cambio di paradigma nella gestione dei migranti
Il tema della crisi migratoria è forse una delle questioni che hanno maggiormente scosso l’opinione pubblica nel corso degli ultimi dieci anni. Nonostante ciò, nessun governo, dentro e fuori i nostri confini nazionali, era mai riuscito a trovare una soluzione capace di gestire il problema, in maniera non emergenziale, ma strutturale.
Eppure, con l’ascesa del Governo di Meloni, questa problematica ha subito una svolta storica. Ed ecco che, attraverso una serie di politiche mirate, ragionate e lucide, che hanno in qualche modo accantonato quella visione portata avanti per troppo tempo dalla sinistra radical chic, si è arrivati a gestire la crisi migratoria seguendo un’altra ottica, adottando un nuovo modello, volto più alla concretezza e meno alla retorica.
L’Italia ha realizzato un modello innovativo (fra cui il cosiddetto modello Albania), capace di aiutare le persone realmente in difficoltà evitando traumi umanitari, tanto da far diminuire del 37% gli sbarchi illegali in soli due anni.
E tutto questo ha convinto non solo gli italiani, ma anche e soprattutto il resto d’Europa, che oggi si accinge ad adottare la stessa linea, più autorevole e meno accondiscendente. In modo da non aiutare più i criminali e i trafficanti di vite umane, ma tutti coloro che davvero hanno bisogno e che intendono arrivare in Europa con degli obiettivi concreti e attraverso mezzi legali.
- Rilancio del Made in Italy e della bellezza italiana
Giorgia Meloni ha rilanciato, letteralmente, il cosiddetto marchio del Made in Italy in tutto il mondo, sotto ogni punto di vista possibile: da quello agroalimentare a quello architettonico e culturale a quello del design. E, fra l’altro, mettendo a punto una innovazione normativa ad hoc (parliamo della Legge quadro sul Made in Italy).
Ed ecco dunque che rilanciando il Made in Italy, ha di conseguenza rilanciato anche la nostra stessa identità nazionale a livello globale. Perché il nostro premier ha compreso bene che esportare il Made in Italy significa anche e soprattutto esportare la nostra stessa storia, cultura e civiltà; perché questo è un pilastro strategico fondamentale dello sviluppo economico, culturale e sociale dell’Italia. Un patrimonio da proteggere e rilanciare con visione e coraggio. Ha cambiato la narrazione con cui l’Italia e gli italiani venivano visti al di fuori del nostro Paese (soprattutto nell’ultimo periodo) e ha così dato modo di far tornare vivo l’orgoglio nazionale anche ai milioni di expad che si trovano lontani da casa.
- Rivoluzione dei rapporti con l’Africa: il Piano Mattei
Altro capitolo centrale che ha modificato e sta modificando radicalmente l’attuale assetto geopolitico riguarda l’Africa. In particolare, il Piano Mattei messo in atto da questo Governo e voluto fortemente dalla stessa Giorgia Meloni- tanto che era una parte centrale del programma 2022 di FDI.
Il Piano è un nuovo paradigma con cui guardare al continente africano, che intende cambiare l’approccio nei confronti di un popolo che è stato sfruttato troppo e troppo a lungo. Con questa iniziativa l’Italia è la apripista di una trasformazione geopolitica a livello globale, una trasformazione che modificherà radicalmente il futuro non solo della nostra Nazione, ma dell’Europa e dell’Occidente intero, andando ad incidere in maniera netta su come l’Africa, da oggi in avanti, verrà dunque trattata e vista non più come un problema, ma come una risorsa, e come una realtà con la quale trattare in maniera paritaria.
- Una leadership riconosciuta a livello internazionale
A dispetto dei pronostici sfavorevoli, che vedevano una Italia isolata e messa da parte, Giorgia Meloni è riuscita a ribaltare le premesse disfattiste di quanti la vedevano perdente. Riuscendo, in meno di una legislatura, a conquistare figure politiche e istituzionale di ogni estrazione politica, sia a destra che a sinistra.
Un risultato conquistato sul campo, grazie alle sue capacità diplomatiche e di dialogo, e ponendo prima di ogni cosa l’interesse nazionale, senza mai scendere a compromessi, ma improntando l’azione all’ascolto e all’analisi della situazione e del contesto.
Compiendo, così, l’impresa di creare una combinazione perfetta di autorevolezza e approccio alla pari, senza mai risultare mai né troppo debole né troppo impositiva. Ma divenendo un vero e proprio modello di ispirazione.
- Governo stabile e coeso
Non da meno, va poi ricordato che quello di Giorgia Meloni è il governo più stabile d’Europa, e uno dei più longevi di tutta la storia della Repubblica italiana.
“Oggi il nostro governo entra nella lista dei primi 5 governi più duraturi della Storia della Repubblica italiana. In 79 anni di storia repubblicana l’Italia ha avuto ben 68 governi. Noi oggi siamo al quinto posto per durata. Significa, in pratica, che abbiamo risalito 63 posizioni in circa 127 settimane di governo. È un risultato che voglio condividere con voi, innanzitutto per ringraziare i tanti cittadini che continuano a sostenerci e che ci danno la forza per andare avanti con determinazione”, ha infatti dichiarato qualche tempo fa il presidente del Consiglio in un video pubblicato sui social, aggiungendo che “Dopo 2 anni e mezzo abbiamo ancora il consenso della maggioranza dei cittadini, cosa non scontata, e la maggioranza è ancora coesa, cosa forse ancora meno scontata”.
Un evento che, sebbene in teoria dovrebbe rappresentare un fatto ordinario, in realtà è un unicum storico, dopo anni e anni di governi di tecnocrati che si sono susseguiti in maniera incessante uno dopo l’altro senza mai davvero dare una direzione al Paese. Una direzione che però oggi, grazie a Giorgia Meloni, è finalmente chiara, stabile e ben delineata. Cosa che di certo non si può dire di altre Nazioni vicine.
- Politiche economiche e sociali di successo e di sostanza
Oltre alle parole, sono i fatti a contare. E quindi ecco qualche dato, che di certo farà impallidire chi da tempo oramai non credeva più nell’istituzione dello Stato: 1 milione di nuovi posti di lavoro; oltre 80 miliardi di euro di nuovi investimenti; ingenti investimenti nella sanità (+10.5 miliardi rispetto a quanto stanziato nel 2022, per un totale di oltre 136 miliardi destinati alla sanità); politiche a sostegno dei redditi medio bassi attraverso il taglio cuneo fiscale; politiche a sostegno delle famiglie attraverso azioni come l’esonero contributivo per le madri lavoratrici, l’assegno unico, il congedo parentale rafforzato e il fondo di garanzia per mutui prima casa.
Tutte azioni concretizzatesi attraverso le ultime Leggi di Bilancio e che rendono il nostro Paese una delle realtà più all’avanguardia sotto il profilo sociale ed economico, perché punta su scelte davvero efficienti ed efficaci, e non su mere politiche da slogan.
- È la prima donna che ha sconfitto il soffitto di cristallo senza rivendicare alcuna quota rosa
Giorgia Meloni è poi anche la prima donna nella storia a guidare il Governo della Repubblica Italiana. Non ci è arrivata per concessione, né per scorciatoie. Ci è arrivata da sola, con la forza delle sue idee, del merito e della determinazione. Non ha mai rivendicato il suo ruolo in nome del genere, ma in nome della competenza, del coraggio e della visione.
Non si è mai nascosta dietro etichette, ma ha scelto di essere, prima di tutto, un leader. Giorgia Meloni quindi non è solo il simbolo di una Italia che non si arrende mai, ma rappresenta anche un nuovo modo di essere donna, che non ha bisogno di storture grammaticali per rivendicare il proprio ruolo di capo di governo, perché sono le sue azioni e la fiducia che il popolo ripone in lei a parlare. Ed è una eccezione non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo.
- Capacità di guardare oltre
Fra le indiscusse capacità del leader di FDI vi è quella relativa al ‘guardare oltre’, ovvero il suo fare sempre un passo in più rispetto ai suoi colleghi. Perché anche se conta moltissimo il presente, il vero obiettivo per un Capo di governo è quello di pensare soprattutto al domani, lavorando per lasciare ai cittadini un Paese migliore. Non focalizzandosi sulla prossima tornata elettorale, ma sul futuro delle nuove generazioni.
Giorgia Meloni sta facendo esattamente questo, non puntando a raccogliere consensi a parole, ma conquistando la fiducia del popolo con i fatti. Andando perciò ben oltre i cinque anni di legislatura, con la forte convinzione di dovere – e potere – rimettere in sesto un Paese troppo a lungo rimasto abbandonato a se stesso.
- Visione politica concreta e costante
Forse, prima del 2022, sebbene l’Italia sia da sempre al centro del dibattitto pubblico internazionale – soprattutto per la sua posizione geostrategica – non spesso i nomi dei leader nostrani sono stati in grado di valicare i confini delle Alpi. Mentre, Giorgia Meloni, già da prima della sua elezione, ha invaso le pagine di ogni quotidiano di rilievo, da le Figaro a El Pais, dal Washington Post al New York Times.
Dapprima venendo spesso e volentieri definita come un ‘pericolo’, come un ‘ostacolo’ alla democrazia. Salvo poi ri-conquistare quelle stesse copertine in una nuova e splendida luce, ovvero quella di donna e leader potente. Carismatica, forte, concreta e lungimirante. Facendo semplicemente ciò che aveva promesso in campagna elettorale.
E che per molti, evidentemente, ha rappresentato un vero e proprio shock e ha spiazzato anche i critici più feroci, che ora invece non possono che ammirarla. È rimasta quellache era sin dall’inizio. Senza mai farsi plasmare da ciò che la circonda e che avrebbe potuto farla divenire l’ennesima marionetta, per così dire, di un establishment fondamentalmente chiuso su se stesso e che impone una e una unica visione.
Giorgia Meloni non ha mai voluto entrare a far parte di un sistema. Piuttosto ha sempre voluto cambiare ciò che riteneva non fosse negli interessi del popolo. E quindi forse, è stato proprio questo atto per così dire rivoluzionario, a trasformarla agli occhi dell’Europa e del mondo intero da personaggio ‘temibile’ a figura con cui da Bruxelles a Washington si possono fare affari.
- L’Italia è tornata al centro
Con Giorgia Meloni l’Italia è tornata al centro e ha ritrovato un equilibrio da tempo messo in crisi. E così, dopo un susseguirsi di personaggi politici e istituzionali che guardavano sempre più al mainstream e a quella cultura woke forzatamente imposta, è arrivato ciò di cui avevamo bisogno: il ritorno alla normalità.
Il ritorno ad una realtà nel quale difendere la nostra identità nazionale, la nostra cultura, la nostra civiltà e le nostre origini, la nostra storia, non è più da considerarsi sbagliato, bensì è un vanto, un orgoglio. Un orgoglio nazionale che è stato ritrovato e per il quale oggi, se siamo ciò che siamo, dobbiamo dire grazie proprio a Giorgia Meloni, che è riuscita a far divenire di nuovo ‘cool’ l’essere patrioti, l’essere conservatori. L’essere italiani, semplicemente.