“Penso che una volta terminata l’emergenza sanitaria non sia questo il governo in grado di ricostruire l’Italia. Penso che a dover affrontare la crisi economica debba essere un governo scelto dai cittadini con una visione del mondo e dell’economia chiara, un governo che non scenda a compromessi, che possa durare cinque anni, che faccia quello di cui ha bisogno questa nazione. E la nazione in questo momento non ha bisogno di bonus monopattino, le modifiche dei consigli di amministrazione, non sono le consulenze milionarie per il ministero dello Sviluppo economico, tutte cose inserite nel Decreto rilancio che rischia di non rilanciare niente”. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, commenta a margine della manifestazione del centrodestra a Roma da lei promossa nelle scorse settimane.
Abbiamo il diritto di manifestare. Il 25 aprile non c’era sicurezza.
Polemiche sulla sicurezza della manifestazione prontamente rispedite al mittente (le sinistre): “abbiamo il diritto di manifestare anche noi in sicurezza – ha affermato -. Abbiamo fatto del nostro meglio per metterla in sicurezza ma anche quando hanno fatto la manifestazione del 25 aprile non era in sicurezza. Per noi c’e’ sempre una buona scusa per non manifestare mai. Ma il centrodestra esiste e fara’ le sue manifestazioni”.
La Nazione viene prima di tutto
“Abbiamo tentato di dare una mano in tutti i modi. Dall’altra parte abbiamo trovato un governo nel quale c’era un presidente del Consiglio che faceva gli appelli all’unità e il Movimento 5 Stelle che sabotava quell’unità solamente per un calcolo di partito. Noi calcoli di partito non ne facciamo. Siamo qui in piazza con le bandiere tricolore perché per noi la nazione viene prima di tutto il resto”. Ha detto ancora la Meloni.
Italia non si arrende al declino. Possiamo ancora dare una mano, ma Governo tolga marchette e consulenze d’oro.
“C’e’ un Italia che non si arrende al declino. Vogliamo dare una mano sul dl rilancio ma la prima condizione per poterlo fare e’ che spariscano tutte le cose che non hanno nulla a che fare con il rilancio della nazione. Via Bonus inutili, marchette e i soldi sulle consulenze”. Ha concluso.